Ehi tu, mi stavi mica guardando? Se così fosse cercami. Eccoti il mio bigliettino da rimorchio.
Nessuna scena da film, vi abbiamo solo appena spiegato, in una frase, la nuova moda in fatto di appuntamenti e abbordaggi. Si chiama Cheek’d e sta impazzando già a New York, fra uomini ma soprattutto donne dai 20 ai 60 anni. Nella metropoli che non dorme mai dove le chat si usano per comprare il latte e i siti di incontri sono diventati retrò, il futuro del dating è l’approccio porta a porta. E la selezione del possibile candidato avviene nel modo più naturale e immediato possibile. Lo punti, lo avvicini, gli lasci la tua card, con tanto di sorriso e indirizzo che rimanda al tuo profilo sul nuovo social&love network chiamato CHEEK’D. Se il bersaglio delle tue attenzioni ricambia, ti può contattare attraverso un codice. E consultare la pagina che parla di te, in modo un po’… diverso
Perchè gli utenti registrati nell’archivio di CHEEK’D non si limitano a lasciare foto e noiosi dati da carta di identità, ma raccontano cose speciali e divertenti sul loro conto. Dalla canzone più ascoltata sull’iPod all’ultimo timbro sul passaporto, fino ai gusti in fatto di pasticceria. Altro merito di questo nuovo approccio che sfrutta la rete ma si basa sul contatto visivo fra chi sceglie e chi è scelto è proprio il fatto che non c’è pericolo di appuntamenti al buio perchè tutto nasce da un incontro per strada, un’occhiata languida sulla metro, un sorriso al parco mentre si corre. Naturalmente, nessuno assicura che non ne verrà fuori un appuntamento fra due serial killer, o che la persona avvistata per strada non si riveli poi terribile, tirchia, noiosa o pazza, ma almeno la sensazione reale di aver incontrato l’amore (o il sesso) al primo colpo non ce la toglie nessuno
L’altra caratteristica di questa dinamica di approccio del nuovo millennio, meno virtuale e in fondo più umana dei soliti siti di dating (ci ricorda tanto il ragazzo che fischia quando vede un bel paio di gambe di donna) è il bigliettino da “rimorchio” personalizzato. Un pacchetto di base composto da tot card dal design essenziale e cool, venduti a un prezzo accettabile (gratis per 5 bigliettini di prova, 20$ per 43) e contraddistinti da una frase scelta dall’utente, che può
andare dal timido approccio che rivela tendenze e gusti (io sono gay, io amo il mare, io mangio vegan e mi piaci) all’ammiccamento più spiritoso, della serie ehi, lo so che mi hai notata, e ora che si fa?
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Naturalmente sorridiamo immaginando cosa potrebbe accadere in Italia, dove magari le frasi sulle “card da rimorchio” sarebbero scritte in indecifrabili dialetti (me stavi mica a spizzà? detto da una romana a un milanese probabilmente verrebbe mal interpretato) e le dinamiche di approccio sarebbero caotiche e rumorose. Scene di finestrini aperti lungo la tangenziale e bigliettini passati durante una discussione al cellulare sempre acceso, fra un colpetto al clacson e una fila alla posta. Scene da brivido che ci portano a immaginare che il CHEEK’D da noi non prenderà mai piede. Però quanto sarebbe romantico trovare un dolce bigliettino da rimorchio su una panchina di Manhattan…