Bonus Matrimonio 2017
Se vi sposate nel 2017 e rientrate in una delle categorie previste per l’assegno del congedo matrimoniale, avrete diritto ad un bonus previsto dall’INPS, che tuttavia non è quello decantato non molto tempo fa: i famosi 25.000 euro non erano che una bufala. Ma leggete con attenzione perché potreste comunque ottenere delle agevolazioni.
Inps matrimonio
L’assegno per congedo matrimoniale viene concesso dall’INPS in caso di matrimonio civile o concordatario (il rito esclusivamente religioso non dà diritto al Bonus) a uno dei due futuri coniugi o anche a entrambi (nel qual caso sarebbero due assegni, uno al marito e uno alla moglie), tramite domanda al datore di lavoro o all’INPS stesso in caso di lavoratore disoccupato.
Non si tratta certo di una somma esorbitante, ma di un piccolo bonus che può aiutare ad affrontare qualche spesa. Attenzione però, perchè l’assegno per congedo matrimoniale non è previsto per tutti i lavoratori, quindi leggete bene i prossimi paragrafi.
Incentivi per il matrimonio per le giovani coppie
L’assegno per congedo matrimoniale è un piccolo incentivo per le coppie giovani che vogliono sposarsi e magari non possono affrontare così serenamente tutte le spese che un matrimonio può comportare. Tuttavia potrebbe essere un incentivo anche per le seconde nozze: per usufruirne una seconda volta però, occorre essere vedovi o legalmente divorziati.
Chi può richiedere il bonus matrimonio
Hanno diritto all’assegno per congedo matrimoniale:
- Operai
- Apprendisti
- Lavoratori a domicilio
- Marittimi di bassa forza
Dipendenti da aziende:
- Industriali
- Artigiane
- Cooperative
che possano provare il rapporto di lavoro da almeno una settimana e che usufruiscono del congedo entro 30 giorni dalla data del matrimonio.
Inoltre l’assegno è destinato anche ai disoccupati che nei 90 giorni precedenti il matrimonio abbiano lavorato per almeno 15 giorni in una delle aziende di cui sopra oppure a quegli stessi lavoratori che però non risultano in servizio per motivi giustificati (malattia, infortunio, etc).
L’assegno invece non spetta agli impiegati, agli apprendisti impiegati e ai dirigenti di aziende industriali, artigiane, cooperative e della lavorazione del tabacco; ai dipendenti di aziende agricole; ai commercianti; ai dipendenti di istituti di credito, assicurazioni, enti locali, enti statali e di aziende che non pagano il CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari).
E’ bene inoltre ricordare che se siete in infortunio, l’assegno è cumulabile con l’indennità che percepite già, fino al raggiungimento dell’importo che sarebbe spettato come retribuzione; se invece siete in cassa integrazione, in malattia o in maternità, gli assegni non sono cumulabili con quello matrimoniale. In questi ultimi casi, tuttavia, è preferibile comunque chiedere il bonus per matrimonio perchè risulta più conveniente rispetto agli altri ammortizzatori sociali appena descritti.
Quanto vale l’assegno del bonus matrimoniale 2017
E qui veniamo al nocciolo della questione: quanto vale questo assegno? Per operai, apprendisti e lavoratori a domicilio (sempre rientranti nelle categorie di cui sopra) 7 giornate di retribuzione, per i marittimi 8 giornate di retribuzione. In tutti i casi dalla retribuzione giornaliera va scalata la percentuale a carico del lavoratore, pari al 5,54%.
Per i lavoratori con part-time verticale, si contano soltanto i giorni che sarebbero previsti dal contratto di lavoro, detraendo sempre il 5,54%.
Se rientrate in una di queste categorie, l’assegno vi verrà pagato tramite il datore di lavoro a cui dovete presentare domanda; se invece siete disoccupati oppure richiamati alle armi, l’assegno verrà corrisposto direttamente dall’INPS, a cui fare domanda tramite i servizi online, tramite patronato oppure tramite contact center 803164.
Dopo queste utili informazioni per ottenere il bonus, consultate anche le tendenze di Chopard e L’Oréal per il matrimonio. Perché per il giorno del si dovete essere bellissime e luminose come non mai.