Ancora oggi permane una forma di confusione generale Per prima cosa ci si dovrebbe chiarire le idee su cosa sia l’orgasmo. Ne parliamo con Roberta Rossi, psicoterapeuta. «Non esistono l’orgasmo clitorideo e quello vaginale, è una favola. L’orgasmo è uno solo e parte da una stimolazione clitoridea. La penetrazione è un aspetto piacevole ma deve quasi sempre essere accompagnato da altro». Moltissime sono le donne che non hanno mai avuto un orgasmo, tante sono quelle che lo hanno trovato e poi “perso”. Ma l’anorgasmia non è una malattia, non a caso le principali cause sono tutte di ordine psicologico o culturale, e possono quindi essere trattate con l’aiuto di uno specialista o guardandosi dentro un po’. Con Roberta Rossi abbiamo individuato i principali canali dell’incapacità femminile di provare piacere.

L’educazione. Non lo fo per piacer mio ma per… Molte donne vedono la sessualità come un tabù, in loro è ancora viva l’idea che sia in qualche modo disdicevole lasciarsi andare, che provare piacere sia peccato. Le origini di questo tipo di pensiero stanno nel passato, spesso remoto. «Dalla loro famiglia e società hanno ricevuto informazioni sbagliate. Riappropriarsi del diritto al piacere richiede un po’ di tempo in questi casi», spiega Roberta Rossi. La prima cosa da fare è cercare informazioni corrette, che smentiscano una certa “mitologia”.

Il timore del giudizio. Lui cosa penserà di me? Siccome nel momento dell’orgasmo andiamo a briglia sciolta, la persona che teme il giudizio altrui, in particolare del partner, potrebbe essere portata ad andare col freno a mano tirato. Non sono poche ad avere davvero paura di essere giudicate troppo esagitate, esagerate, addirittura ninfomani. Tale atteggiamento potrebbe derivare anche da un evento preciso, una frase sbagliata che un partner ci ha detto o un commento sciocco ricevuto in passato.

«Mi vergogno a farmi vedere in quel modo – è la cosa che mi dicono molte donne».

Inesperienza. Ma io so davvero cosa mi piace? Il terzo elemento da prendere in considerazione è la consapevolezza, la conoscenza di sè. Non è raro che una donna si sia sempre incontrata con uomini inesperti. «Queste si affidano al compagno pensando che lui sappia un po’ tutto, quando la verità è che nemmeno lui sa bene dove mettere le mani. Una serie di sfortunati incontri di questo genere, soprattutto da giovani, posso dare un imprinting sbagliato. Sono donne portate a pensare che l’orgasmo sia un miracolo che arriva dal cielo, invece dobbiamo un po’ svegliarci noi. Dobbiamo sapere bene cosa piace al nostro corpo e cosa no».