Cambiare partner spesso dopo separazione
Dopo la separazione può accadere di ritrovarsi più volte a cambiar partner, o perché non si trova facilmente stabilità con uno solo, o perché si preferisce non impegnarsi proprio dopo una lunga relazione che ha previsto l’arrivo di uno o più figli. Naturalmente questo dipende anche da vari fattori che facilitano gli incontri, come una vita sociale intensa, un’età che permette e facilita le relazioni occasionali o comunque poco impegnative, la presenza di figli ormai grandi che creino minori ostacoli alle frequentazioni libere.
E' possibile avere un solo partner tutta la vita?
La questione diventa più complicata se le relazioni iniziano come relazioni stabili ed impegnative per entrambi i partner, per poi nel tempo rivelarsi non durature ed interrompersi dopo che siano state rese pubbliche. In questo caso i figli potrebbero aver creato un rapporto con il compagno o la compagna del proprio genitore e fare fatica nell’accettare sia l’interruzione della relazione stessa, che il possibile arrivo di un’altra persona a sostituzione della precedente.
Questo naturalmente produce reazioni che possono essere di chiusura, rabbia o risentimento, come di tristezza per l’ennesima perdita di una persona con la quale si era creato un legame affettivo. Come biasimare simili reazioni? Anche se infatti la vita privata del genitore non deve essere questione vitale per i propri figli, è anche vero che le relazioni affettive significative non si cancellano facilmente e possono per i figli più sensibili restare nel cuore e rappresentare un abbandono.
Come muoversi allora in previsione di questi accadimenti? Senz’altro è importante evitare un coinvolgimento immediato quando ancora il rapporto non è stabile, e comunque è sempre meglio mantenere una certa distanza riguardo a tematiche intime che è bene rimangano tra i partner e non vadano a trasformarsi in argomenti di condivisione con i figli, anche se ormai grandi. Il partner inoltre non dovrebbe mai rappresentare il genitore alternativo o il sostituto vero e proprio, sino a quando non vi sia una volontà condivisa e laddove l’altro genitore non abbia rinunciato al suo ruolo genitoriale.
E’ insomma molto importante, sia che i figli siano piccoli, sia che siano adolescenti o maggiorenni, che il rapporto sentimentale tra il genitore ed il nuovo partner sia percepito come territorio privato dei due adulti. Questo mette al riparo da coinvolgimenti che potrebbero rivelarsi poi controproducenti. Nel caso in cui si decida per una convivenza, magari dopo anni di rapporto, si dovrà mettere in conto un legame che potrà nel tempo rinforzarsi e che dunque dovrà essere coltivato e potrà persistere poi nel tempo, anche laddove la relazione dovesse interrompersi.
Se poi le relazioni fossero diverse, poco durature e instabili, cerchiamo di tener fuori i figli dalle dinamiche della coppia e mantenere una riservatezza maggiore. Facciamo ciò che è nelle nostre possibilità per realizzare il desiderio che è presente in ogni essere umano: vivere in pace con noi stessi e con gli altri. Non c'è bisogno di genitori perfetti, di partner perfetti, ma 'solo', come diceva lo psicologo Winnicott di genitori sufficientemente buoni.