L’amore è una rivoluzione. Quando arriva, sconvolge cicli sonno-veglia, appetiti, libera circuiti emozionali, converte bronci in sorrisi, sovverte ordini e disordini, burocrazie mentali, routine quotidiane, sostituisce lenti opache con sguardi luminosi. E nel momento in cui il partner entra nella nostra vita e noi nel suo mondo non solo facciamo nuove scoperte, ma spesso ci scopriamo anche migliori, spinti a dare il meglio, sperando che anche quella versione deluxe di noi diventi una nuova, sana abitudine.

Cambiare per amore

Qualcuno cambia anche casa, lavoro, città, qualcuno abbandona la sua “vecchia” vita, magari la carriera, un vizio o leviga un difetto, spinto dalla voglia di “far andare le cose” e dall’entusiasmo. Ed è proprio l’amore a darci la forza e il coraggio di fare dei cambiamenti enormi e radicali dentro e fuori di noi.

Ma il limite che separa un’evoluzione costruttiva dal lasciarsi annullare in nome del sentimento, può essere una linea molto sottile. Siamo sicuri che la risposta alla domanda “cosa sei disposto a fare per amore?” possa davvero misurare la profondità di un sentimento? E non, piuttosto, quanto sappiamo essere fedeli a noi stessi?

Quanto sei disposta a cambiare per rimanere fedele a te stessa?

Un modo molto semplice per capire da quale parte della linea si sta, è osservare se con ogni fidanzato siamo state persone diverse, con gusti, abitudini, interessi e stili di vita completamente differenti. La risposta “ma io sono una donna eclettica” equivale a barare.

Se infatti è normale essere “contagiati” del partner, e apprendere qualcosa di nuovo dalla relazione soprattutto durante le prime fasi del rapporto, e anche accettare dei compromessi che fanno parte dell’incontro con l’altro, cambiare tanto da scomparire in un alter ego, lo è un po’ meno.

C’è chi diventa vegetariano, chi lo era e ricomincia a mangiare carne, chi cambia look, chi cambia interessi, passioni, hobby (rinunciando ai propri, se li aveva), chi rinuncia agli amici o alla famiglia, chi cambia parte politica, religione, valori, persino carattere.

C’è chi è disposto davvero a tutto pur di plasmarsi in modo da aderire ai desideri (espliciti o meno) del partner, pur di compiacerlo e convincerlo a restare, arrivando a snaturarsi, perdendo qualsiasi coerenza personale. Salvo poi chiedersi – nel migliore dei casi, a relazione finita – perché?

In altre parole, sotto quello che sembrerebbe un tutto sommato innocuo eccesso di romanticismo, potrebbe esserci il più pericoloso, subdolo e invisibile dei tradimenti: quello nei confronti di sé stessi.

Che matura a poco a poco da quel buco nero che è la carenza di autostima e che finirà inevitabilmente col trasformarsi da sogno in illusione, rivelando l’opacità di un miraggio: nessuno può davvero fingere di essere chi non è, e il partner non potrà amare una persona che in realtà non esiste.

Quanto (e cosa) è giusto cambiare per amore?

Il cambiamento positivo è quello consapevole

Al contrario, la luminosità e il fascino che si acquisiscono quando si ha una profonda stima di sé stessi, quando si è coerenti con la parte più profonda di sé, deriva proprio dalla – parola magica! – consapevolezza riguardo a chi siamo, cosa ci piace e cosa desideriamo.

Dote che si può infinitamente sviluppare e che permette di mantenere quel margine di indipendenza necessario alla costruzione di una coppia sana.

Ed è proprio il tipo di cambiamento che matura in noi grazie all’amore, che possiamo capire se quella relazione è destinata a durare, se sarà benefica e se ci stiamo incamminando in un sentiero di felicità e non verso il burrone dell’annullamento.

Se ci dà il coraggio e la motivazione per fare quello che volevamo fare da tempo, se ci incoraggia a crescere come esseri umani e ad aprirci al mondo, a realizzare sogni aspirazioni e progetti, a rivelare il nostro potenziale e la nostra vera identità, se siamo sereni invece di essere angosciati e non facciamo sacrifici ma scelte, allora siamo sulla buona strada.

D’altra parte, come diceva Antoine de Saint-Exupéry Amore non è guardarci l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione.

Migliorare i propri difetti per amore

Un’altra tipologia di ‘cambiamento sano’ è quella che si verifica quando, grazie a una relazione d’amore, si migliorano i propri difetti. Stare insieme, infatti, non significa accettare passivamente tutti i ‘nei’ dell’altra persona: è bene far notare quali sono gli aspetti del carattere che ognuno di noi può migliorare grazie anche all’aiuto del partner. Questo non significa stravolgere la propria personalità, i propri gusti e le proprie attitudini, ma semplicemente ammorbidire quegli spigoli che possono ferire l’altro, anche involontariamente. Non bisogna ambire a essere perfetti, è chiaro, ma migliorarsi è anche segno di maturità e consapevolezza di sé.

Un narcisista può cambiare per amore?

Avere una relazione sentimentale con un narcisista non è un’impresa semplice. Bisogna mettere in conto tradimenti, manipolazioni e accettare di essere sempre secondi, perché il suo ego viene prima di qualunque altra cosa. Chiedersi quindi se un narcisista può cambiare per amore è legittimo ed è la domanda che tutti si pongono quando iniziano una storia di questo tipo. La risposta non è scontata. Il cambiamento, per i narcisisti, è davvero difficile. L’unico modo per farlo è affrontare un percorso di psicoterapia: solo dopo aver preso consapevolezza dei suoi comportamenti e del suo agire sempre secondo schemi predefiniti, allora, forse, potrà mettere in atto i primi passi verso un cambiamento.