È lo sguardo dell’assoluta fiducia, l’amore incondizionato che noi umani solo raramente sappiamo sfiorare perché la lealtà assoluta e il voler bene senza condizioni implicano uno, anzi almeno due fattori fondamentali: totale assenza di giudizio e quella capacità di sapersi abbandonare, credere all’altro al di là di ogni situazione, che solo i bambini hanno… e gli animali. Sì, il tuo cane ama un lato di te che tu forse non hai nemmeno mai visto. È il tuo lato migliore, quello in cui vorresti credere anche tu e che a volte ti sembra senza speranza. Lui invece lo vede, ci spera e soprattutto gli dà credito. Fallo anche tu.

“Signore, lasciami essere metà dell’uomo che il mio cane pensa io sia”
Anonimo

Le regole dell’amore: l’importanza della vulnerabilità

Lui è lì che ti guarda. I suoi occhi adoranti e muti esprimono lealtà totale. È capace di attenderti per ore e farti le feste con gioia incontenibile come non ti vedesse da secoli; sa ritrovarti nella folla e non perderti mai di vista: è il tuo cane, l’amico dell’essere umano più citato dalla letteratura. Così fedele e capace di fiducia da tornare anche da chi gli ha fatto del male. Ci mette tanto, troppo a smettere di credere in noi e forse anche in questo si trova la tragedia di chi non sa rispondere a questa chiamata d’amore totale. La dedizione assoluta di due occhi che traboccano di bene infinito e gratuito fa vacillare e può mandare in crisi, perché l’amore senza condizioni paradossalmente fa sentire limitati, indegni, non meritevoli e allora di fronte a tanto infinito oceano accade perfino di arrabbiarsi e fare del male, con la stessa vile cattiveria con cui si dà uno schiaffo alla pura bellezza, con cui si sfregia la vulnerabilità.

Invece, della vulnerabilità bisogna imparare a prendersi cura, la nostra e quella altrui, perché in quello spazio di tenerezza assoluta c’è quanto di più vivo e vero abbiamo, autentica energia vitale. In questo i nostri amici quattrozampe possono darci una mano e insegnare a diventare persone migliori. L’emozione che è collegata al sentimento di vulnerabilità è un fattore di cambiamento e ci trasforma. Tutto sta nel coraggio di offrire a se stessi l’occasione per mettersi in discussione.

Amore come fattore di trasformazione

Quante volte ti accade di incontrare nello sguardo dell’altro fiducia totale? “Chi non ha avuto un cane non sa cosa significhi essere amato”, ha scritto Arthur Schopenhauer. L’amore consiste in un’alchimia complessa, tuttavia l’amore senza condizioni, senza se e senza ma, è creato da una magia rara e inconfondibile. Una delle sue condizioni di esistenza è la fiducia: una fiducia senza riserve, la stessa che possiamo scorgere negli occhi di un neonato e che all’inizio della nostra vita anche noi abbiamo avuto.

Negli anni la fiducia, in noi stessi e nel mondo, si affievolisce per non dire spegne, in tanti casi, complici le difficoltà, gli eventi e le delusioni. Ecco perché il primo passo per cambiare è smettere di giudicare, o almeno provarci. Hai voglia di provare un esperimento? Per un paio di giorni resta all’erta e appena stai per emettere un giudizio… fermati. Siamo così abituati a parlare giudicando gli altri che ti stupirai di quanto dovrai “censurarti”. I più temerari possono continuare il test per un week end e magari prolungare persino a una settimana. L’effetto può essere sconvolgente.

Quando smetti di giudicare gli altri anche i giudizi su te stessa diminuiscono. Il tuo giudice interiore perde potere: inizia a aprirsi un nuovo mondo di potenzialità. All’improvviso “non sei in grado” diventa “posso farcela!”

La logica del “come se”

Secondo i neuroscienziati quando pensiamo di fare un certo movimento nel cervello si attivano gli stessi neuroni di quando compiamo l’azione vera e propria. La logica del “come se” vince. Hai mai pensato a come ti vede il tuo cane? Che tipo di persona sei per lui? Presente, amorevole, capace di divertirsi, coccolare e essere coccolato; una persona sicura di sé, autorevole, indipendente, oppure… dillo tu. Elenca gli aggettivi che ti vengono in mente e chiediti quali fra questi sono valori importanti per te. Provaci e… fai come se.

Inizia a comportati come la persona che vuoi essere: in breve ti accorgerai che lo stai diventando. Anzi, sei già quella persona, perché dentro di noi abbiamo tutte le caratteristiche che a volte guardiamo con invidia negli altri senza accorgerci che anche noi le possediamo. Come i tasti di un pianoforte pronto per ogni melodia, siamo completi: sta a ognuno di noi scegliere quale ritmo lasciar uscire da se stessi e a quale mondo dare vita.

“Uno crede di portare fuori il cane a fare pipì mezzogiorno e sera. Grave errore: sono i cani che ci invitano due volte al giorno alla meditazione”
Daniel Pennac

L’amicizia fra esseri umani e quattrozampe

Per anni è stato un tabù associare il discorso emozioni al mondo animale, eppure secondo Clive Wynne, docente di psicologia specializzato in comportamento canino, di questo si tratta: amore. Del resto chi ha un cane lo sperimenta ogni giorno e sarebbe pronto a giurarlo. I cani non solo provano sentimenti verso noi umani, ma ci insegnano ad amare. Nel suo libro, “Dog Is Love: Why and How Your Dog Loves You, Clive Wynne cita le ricerche degli ultimi anni e degli amici quattrozampe descrive la capacità di creare legami emotivi: relazioni che, fra l’altro, si distinguono per la durata nel tempo. Indubbia è la profonda capacità di lettura della comunicazione non verbale: il nostro corpo parla e gli animali sono fini decodificatori di quel linguaggio istintivo fatto di sguardi, minime contrazioni muscolari, odori e gesti.

Non conosciamo l’età esatta in cui ha avuto inizio l’amicizia fra essere umano e cane, ma analizzando sequenze di DNA di un cane vissuto circa 4800 anni fa un team di ricercatori dell’Università di Oxford riscontra tracce che suggeriscono un processo di addomesticamento, o meglio domesticazione, già a quell’epoca. L’essere umano procura il cibo, in cambio l’amico quattrozampe lo fa sentire più sicuro: una relazione di mutuo aiuto che può farci riflettere al di là del cibo verso il nutrimento simbolico. Sì, perché se è vero che cani e padroni si somigliano, così come il nostro stile di vita può influenzare il cucciolo di casa, nello stesso modo anche il suo carattere avrà un effetto su di noi. Soprattutto se ci lasciamo influenzare dalle doti più ispiranti degli amici animali: lealtà, coraggio, resilienza, fiducia.

“Il solo posto al mondo in cui si può incontrare un uomo degno di questo nome è lo sguardo di un cane”
Romain Gary