A cura di Sexyvia
Da quale parte vi è capitato più frequentemente di stare? Da quella delle amiche che se ne vanno ferite o da quella di neo-fidanzate che non hanno tempo se non per il loro amore? Perché funziona così, soprattutto da adolescenti, quando l’amore è un traguardo agognato e bellissimo, ma anche quando si è più adulti e ci si mette anche il partner, oltre al lavoro, agli impegni, alle responsabilità, fra noi e i nostri amici.
Uno studio condotto all’Università di Oxford dal professor Robin Dunbar su un campione di uomini e donne tra i 18 e i 60 anni, conferma con una tesi scientifica che quando ci si innamora, si perdono di vista gli amici. Siamo magari convinte di dedicare il giusto tempo a tutti, ma in realtà umanamente non possiamo farlo. Dunbar infatti sostiene che l’essere umano non può intrattenere più di 5 relazioni profonde per volta (alla faccia delle centinaia di amici su Facebook): quando subentra un nuovo amore, il rapporto con lui è presumibilmente così forte che riesce a prendere il posto in media di 2 persone che ci stanno a cuore.
In poche parole? Trovi un amore e perdi due amici. Nuovo proverbio? Potrebbe essere, perché il fenomeno è più diffuso di quanto si pensi. Diverso il discorso per le relazioni a distanza, dove l’ostacolo fisico non permette di passare realmente del tempo con la persona amata, da sottrarre agli amici: ma spesso anche in questi casi è la mente dell’innamorato che scappa lontano, e di fatto la persona in questione è assente, anche se si trova con gli amici e le amiche di sempre. Anche i discorsi diventano monotematici e noiosi: l’argomento per la persona innamorata è sempre lo stesso.
Tempo ed energia sarebbero gli ingredienti che vengono a mancare per le persone care quando c’è un nuovo amore: il desiderio è tale da farci scordare le serate, le giornate, le nottate e le telefonate passate a piangere, ridere, scherzare e condividere con le amiche. E’ giusto? E’ “normale”? Il gioco vale la candela? Perché, pensiamoci bene, un po’ di verità c’è anche nel proverbio “chi trova un amico trova un tesoro” e nella credenza comune che vede un amico durare “ per sempre”, mentre gli amori passano.
Quando si è adolescenti probabilmente si scoprono per la prima volta determinati meccanismi (come questo) che ci mettono in crisi e spesso regolarsi è difficile: da una parte la persona innamorata non si rende conto della sofferenza che infligge alle persone care che automaticamente allontana, dall’altra le amiche possono esagerare con il loro senso di possessione e di gelosia. Quando si cresce però, la maturità e il buon senso dovrebbero suggerirci come comportarci in queste situazioni.
Come fare? Cosa pensare? Innanzitutto l’organizzazione è una parola fondamentale. Il tempo (libero) nella nostra era è un lusso, un bene prezioso da utilizzare al meglio: ovviamente è d’obbligo scegliere di occuparlo con persone e attività che ci fanno star bene, ma coordinarlo in modo da conciliare impegni, amore e amici cari è possibilissimo, basta pensarci e rendersene conto.
In secondo luogo, c’è una cosa da pensare che forse ci può aiutare: stare 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con una sola persona, per quanto possiamo amarla, non ci porterà presto a una dimensione di noia tale da rovinare tutto anche con lei?!? Ritrovarsi con gli amici e con le amiche può ridarci la giusta dimensione del mondo e permetterci di staccare, rendendo ancora più attesi i nuovi incontri con l’amore. Infine c’è sempre l’opzione b: uscire con amici e ragazzo insieme e magari spezzare la serata, per avere anche un po’ di tempo per stare soli. Se invece ci troviamo dalla parte degli amici feriti, cerchiamo di non buttarla in tragedia e viviamola in modo più leggero: in fondo siamo stati tutti innamorati almeno una volta nella vita, possiamo capire e avere la giusta maturità per aspettare.