È naturale desiderare il meglio per il proprio partner e offrirgli il massimo del sostegno nel momento del bisogno. Tuttavia, se portato all’estremo, il desiderio di prendersi cura di un’altra persona diventa codipendenza, e può diventare dannoso per entrambi.
Cos’è la codipendenza?
La codipendenza, nota anche come dipendenza dalle relazioni, si verifica quando un individuo ritiene che sia suo compito “salvare” un’altra persona soddisfacendo tutti i suoi bisogni. Il codipendente costruisce la propria identità attorno a questo scopo e assume un ruolo auto-sacrificante nella relazione.
Diverse sono le forme di codipendenza, a seconda del tipo di relazione. C’è ad esempio quella di chi tende a nascondere i problemi del proprio partner, favorendone le dipendenze, per proteggerlo dalle conseguenze esterne. Oppure la codipendenza di chi si assume eccessive responsabilità domestiche o quella di chi rinuncia alle amicizie solo per mantenere l’approvazione del proprio partner. In tutti i casi si tratta di una dinamica malsana che non si limita alle relazioni di coppia ma anche a quelle familiari o amicali.
Le conseguenze negative della codipendenza
La dipendenza dalle relazioni può avere conseguenze negative sia per la persona codipendente che per la persona amata. Potresti sentirti frustrata, piena di risentimento o stressata perché trascuri i tuoi bisogni e dai priorità a quelli del tuo partner. Potresti persino ritrovarti a tollerare abusi fisici, sessuali o emotivi. E quando una relazione fallisce o attraversa un momento difficile, potresti sperimentare una perdita di autostima perché la tua identità è indissolubilmente legata a quella del partner.
Il tuo partner, d’altra parte, potrebbe non cercare il tuo aiuto per cercare risolvere i suoi problemi che diventano priorità solo ed esclusivamente tua. In altri casi, un partner potrebbe etichettarti come “appiccicosa” o scagliarsi contro i tuoi tentativi di controllarlo. Per questo motivo, le persone con tendenze codipendenti hanno spesso difficoltà a mantenere relazioni sane e soddisfacenti.
Fortunatamente, le tendenze codipendenti possono essere tenute a freno e sostituite con modelli di comportamento più sani. Modificando i tuoi pensieri e le tue abitudini, puoi godere di relazioni più appaganti e di un maggiore senso di autostima.
Cause di codipendenza, le dinamiche familiari
La dipendenza dalle relazioni può spesso risalire a esperienze passate. Le dinamiche familiari hanno un effetto duraturo su tutti noi, anche se tali effetti passano inosservati. Allo stesso modo, il rapporto che hai avuto con i tuoi genitori o con chi si prendeva cura di te durante l’infanzia può influenzare anche il tuo comportamento da adulto.
Alcune dinamiche familiari hanno maggiori probabilità di influenzare negativamente lo sviluppo emotivo. Ad esempio nelle famiglie in cui il sacrificio di sé è la norma. Immagina una situazione in cui un membro della famiglia soffre di un problema cronico di salute mentale, di una malattia fisica o di una dipendenza. Gli altri membri della famiglia sacrificano i propri bisogni personali per prendersi cura della persona malata o per proteggerla dalle conseguenze del proprio comportamento. Se sei cresciuta in questo tipo di famiglia, potresti essere abituata a dare eccessiva enfasi ai bisogni degli altri trascurando il tuo “senso di sé”.
Ci sono poi famiglie in cui la repressione emotiva e il mancato confronto sono all’ordine del giorno. Se hai vissuto in una famiglia in cui si sono verificati comportamenti violenti che non sono mai stati riconosciuti o affrontati, ciò potrebbe portarti a sviluppare l’abitudine di ignorare i problemi e tenere per te i tuoi bisogni emotivi. Potresti essere condizionata a rimanere in silenzio anche quando vieni maltrattata o non sei d’accordo con un’altra persona.
Il senso si sé
Il tuo attuale “senso di sé” – il modo in cui ti vedi in relazione agli altri – è un altro fattore che può contribuire alla codipendenza. La bassa autostima, ad esempio, può portare ad abitudini codipendenti. Se non ti senti degna di essere amata, potresti fare di tutto per ottenere l’approvazione o sentirti desiderata e quindi assumere il ruolo di custode, concentrandoti troppo sui bisogni degli altri.
Alcune persone codipendenti riferiscono di avere difficoltà a sviluppare un “senso di sé”. Modificano se stessi per sentirsi amati e accettati da coloro che li circondano. Quel sentimento di accettazione costruisce la loro autostima, ma a scapito di un senso di sé stabile. Un esempio? Potrebbero dire che gli piacciono i film, la musica o gli hobby che piacciono ai loro amici, solo per sentirsi accettati.
Come uscire dalla codipendenza
Per uscire da una situazione di codipendenza, la dottoressa Tatiana Rivera Cruz, terapeuta clinico presso ADHD Advisor, stila una lista di cinque suggerimenti da mettere in pratica.
No al controllo, sì al supporto
Durante le tue interazioni, prendi l’abitudine di chiederti: “Sto cercando di supportare o controllare?“. Anche se pensi di sapere cosa è meglio per l’altra persona, riconosci che non puoi gestire gli altri. In molti casi, lasciare che un amico o un partner faccia le cose da solo darà loro lo spazio per crescere e aiuterà a costruire una relazione più sana tra di voi.
Separa i tuoi desideri da quelli del tuo partner
È normale che tra partner si condividano obiettivi e interessi. Forse entrambi volete dei figli o cambiare casa. Tuttavia, se prendi l’abitudine di fingere di volere qualcosa solo per compiacere l’altra persona, probabilmente ti sentirai insoddisfatta.
Fai un elenco degli obiettivi e delle attività condivisi da te e dal tuo partner. Ora chiediti: “Mi soddisfa perseguire questo obiettivo o partecipare a questa attività? Cosa desidero veramente?“
Nei casi in cui i tuoi desideri differiscono, che si tratti di programmi tv preferiti, hobby o obiettivi e aspirazioni future, potresti dover trovare un compromesso. Sappi che scendere a compromessi è più salutare che accettare passivamente ciò che non vuoi. Forse potete dedicare un po’ di tempo a soddisfare i reciproci interessi, oppure potete accordarvi per perseguire determinati obiettivi e hobby in modo indipendente.
Concentrati su te stessa
Alcune persone codipendenti si sentono in colpa quando vogliono prendersi un po’ di tempo per sé. Forse pensi di essere egoista se esci con gli amici o ti prendi un giorno di riposo invece di occuparti del tuo partner. Se questo è il caso, può essere utile rimodulare il tuo concetto di “egoismo”…
Sfida i pensieri negativi
La tua codipendenza deriva da pensieri ansiosi? Forse temi che il tuo partner se ne vada se non mantieni il controllo. O forse hai bisogno di costanti rassicurazioni per sentirti sicuro. Imparare a gestire le tue ansie può essere utile per costruire una relazione sana e interdipendente.
Costruisci la tua autostima
Un’elevata autostima può renderti più resistente al dolore sociale, come quello che deriva dal rifiuto. La ricerca mostra anche che le persone con elevata autostima possono sperimentare livelli ridotti di ansia e depressione. Quindi, costruendo l’autostima, puoi gestire meglio l’ansia alla base del tuo comportamento codipendente. Ti sentirai anche più autorizzata a gestire gli inevitabili alti e bassi delle relazioni.
Anche la qualità della tua vita sociale può influenzare il tuo livello di autostima e viceversa. Un’elevata autostima ti aiuta a coltivare relazioni soddisfacenti e le relazioni soddisfacenti aiutano a migliorare la tua autostima. Cerca di estendere le tue interazioni sociali oltre la persona su cui sei eccessivamente concentrata. Trascorri del tempo con amici e familiari oppure esci e incontra nuove persone. Dopo un’interazione, chiediti come ti senti. Svuotata? Ansiosa? Se non ti senti bene dopo essere stata con qualcuno, trascorri meno tempo con lui. Cerca amici e familiari che ti facciano ridere e ti facciano sentire a tuo agio.