1/10 – Introduzione
Siamo arrivati ad un punto nella nostra società in cui l’egocentrismo è diventato prevalente in tutti rapporti e relazioni: familiari, lavorativi, di vicinato, occasionali e via dicendo. Questo sentirsi così al centro dell’universo determina, da parte di chi li assume, una serie di comportamenti verso il prossimo davvero spiacevoli e difficili da gestire. In questa guida verrà dato qualche suggerimento per capire come affrontare nel migliore dei modi una persona arrogante e presuntuosa, quando le circostanze ci obbligano a farlo, trattandosi di un individuo che siamo costretti ad frequentare poiché fa parte del nostro mondo lavorativo o della nostra famiglia.
2/10 Occorrente
- Coraggio, pazienza, intraprendenza, tenacia e determinazione.
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Esistono una serie di strategie suggerite in questi casi, ognuno con la sua bella definizione. Cominciamo a valutarle. Iniziamo con la “strategia del fachiro”, ovvero di chi affronta situazioni impensabili, come ingoiare spade o camminare sui carboni ardenti senza scomporsi di un millimetro. Ottima per chi possiede un “bel fegato”, ossia per chi ha un carattere pacato e sornione e rimane impassibile anche di fronte alle situazioni più incredibili. Il rovescio della medaglia in questo caso non è, come qualcuno vorrà far credere, che la persona arrogante e presuntuosa desisterà. Anzi, tutto il contrario: crederà di aver trovato terreno fertile per le sue vessazioni e si rischierà un’esplosione o un’implosione da parte di chi la adotta. Meglio evitarla.
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Esiste anche la “strategia dello psicologo in erba”, se avete l’animo della crocerossina e volete impiegare il vostro tempo ad indagare sui motivi del comportamento dell’arrogante. Ed allora studierete i suoi comportamenti e cosa può dargli più soddisfazione cercando di addolcirgli la pillola, ove occorra. Si tratta di un metodo molto pericoloso, specialmente se l’arrogante è il vostro capo, perché verrete facilmente scambiati per tirapiedi dai colleghi, rischiando delle ritorsioni da parte loro.
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Una strategia davvero sciocca è quella del “sosia con stile”, da adottare nei casi in cui i rischi con l’arrogante sono minimi ed anche voi avete un carattere simile a lui. In tal caso imiterete i suoi comportamenti e glieli restituirete in un boomerang senza fine. Ma se l’interlocutore è un folle vendicativo il pericolo di innescare una lotta continua è da prendere in considerazione. Fatelo solo se giocate ad armi pari e se la siete sicuri che la situazione non possa mai trascendere in atti di violenza.
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Siamo tutti fratelli, tutte anime che girano nella stessa spirale di energia attraverso la meravigliosa esperienza che è la vita. Se questo tipo di ragionamento ci suona familiare, forse la “strategia del figlio dei fiori” è la migliore in assoluto. Perché la persona è così antipatica con noi? L’abbiamo ferita? Ha qualche problema personale? Ne vuole forse parlare, davanti ad un caffè magari? Sorrisi, sorrisi, sorrisi. Se ci farà un torto, noi gli regaleremo fiori. Magari (esagerando) ne rideremo insieme. Dopo averne parlato, certo. Ad ogni modo, il figlio dei fiori tenterà sempre l’approccio per primo e pacificamente, perché chiunque può nascondere un lato buono, aiutiamo dunque questo fratello confuso. Se non dovesse funzionare, si può optare per la prossima strategia.
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Se questa persona è scortese, forse anche qualcun altro lo avrà notato. Non è da vigliacchi chiedere aiuto o consiglio ad altre persone. A giocare bene questa carta, ovvero la “strategia del branco”, il risultato potrebbe sorprendervi. Non sarà necessario istituire un’assemblea tipo alcolisti anonimi: basterà che prima tizio, poi caio, facciano notare con gentilezza e trasparenza che, forse, un atteggiamento del genere non è molto carino, e che se c’è un problema se ne può parlare tutti insieme. Tattica ultra valida se si riesce a mostrarsi pacifici; non adatta se si spera che siano gli altri a risolvere tutto. Terribilmente controproducente se anche le altre persone coinvolte sono arroganti e presuntuose.
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La “strategia dell’aquila fiera” è una tattica definitiva, per i valorosi di cuore, ed ottimo allenamento per chi desidera più autostima. Se la persona arrogante ci crea danno in qualche modo, se ne abbiamo paura, beh, cari aquilotti, è venuto il tempo di buttarsi giù dal nido ed imparare a volare con fierezza. In fin dei conti, che cos’ha questa persona in più di noi? È più ricca, più brava, più bella? Riscuote più successo? Ci infastidisce senza motivo? Beh, forse il problema allora è che siamo stati troppo nel nido. Capiamo subito se l’arroganza della persona non ci riguarda direttamente e ci dà solo fastidio, o se effettivamente siamo finiti tra le sue spire. Nel secondo caso, è venuto il momento di affrontare la questione a viso pulito, con coraggio e fiducia. Forse, sotto sotto, le sue armi non sono così potenti. Ma non lo sapremo mai se non ci mettiamo in gioco.
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L’ultima tattica da adottare, in via del tutto secondaria è la “strategia del diversivo”, perfetta se la persona è una di quegli arroganti che tende a svergognare rivolgendo domande imbarazzanti o umilianti. Serve velocità di pensiero e molta fantasia, ma può dare grandi soddisfazioni. Si tratta, in poche parole, di uscire dall’ordinario. Rasentare, quasi, la simpatica follia. Qualunque, sia chiaro, “QUALUNQUE” cosa, o domanda, o provocazione vi ponga la persona odiosa, voi rispondete tutt’altro. Un sistema rapido e pungente è darle una rapida occhiata, e fare un commento assurdo su un suo capo di abbigliamento, su di un accessorio, su di un gesto che sta facendo. Mi raccomando, niente cose offensive o troppo personali, o sembrerete solo galline o galletti indispettiti. Cose che, davvero, devono sbigottire e soprattutto essere totalmente fuori contesto. Una volta imparato questo sistema, sarà un vero spasso.
10/10 Consigli
- Se la persona arrogante è il vostro capo, l’unico modo per contrastarlo è quello di essere pienamente “padroni” del proprio lavoro, di modo che egli non abbia mai nulla da ridire.