Le relazioni amorose sono sempre difficili da gestire, soprattutto quando ti accorgi che forse un tuo amico ti piace. Innamorarsi di un amico o un’amica è sempre una questione spinosa. Molto spesso si tende a reprimere i propri sentimenti per non rovinare questo tipo di rapporto. Ma pensare di rovinarlo è un pensiero del tutto sbagliato. Perché lo è? Cerchiamo innanzitutto di capire cos’è un amico.
Ma cos’è realmente un amico? Un amico è una persona con la quale si trascorrono momenti piacevoli fuori dall’ambito lavorativo o scolastico e verso la quale si è fortemente empatici. Diverse sono le ragioni che portano ad un’amicizia, ma ben evidenziabili sono quelle che trasformano questo tipo di rapporto umano in un rapporto di attrazione amorosa. Se l’amico (o amica) corrisponde ai nostri canoni di bellezza estetica e/o mentale (canoni diversi da un individuo ad un altro) è facile che si possano presentare nei suoi confronti sentimenti ambivalenti. Questo comporta l’insistente pensiero che questo amico possa diventare ”qualcosa di più”.
La confusione mentale che consegue dall’ambivalenza è tanto più forte quanto è più stretta l’amicizia. In parole povere, sarà più facile capire di essersi presi una cotta se l’amicizia non è particolarmente intensa, poiché l’intensità del sentimento amoroso nei suoi confronti sarebbe improvvisa e non graduale come nei riguardi di un’amicizia stretta.
Una volta capito che la nostra volontà è quella di avere una relazione amorosa con l’amico, come fare a dire che ti piace? Vediamo in questa guida alcuni suggerimenti su come affrontare questa faccenda, in modo da riuscire a risolverla nel migliore dei modi, per entrambi, attraverso pochi e semplici passaggi.
Paura di perdersi
Comunicare ad una persona così cara come un amico che ci piace sembra per molti impossibile. Si vedono difficoltà enormi, conseguenze disastrose, rischi giganteschi e la paura ci blocca e ci fa perdere anche la serenità che quell’amicizia ci dava. Non riusciamo più a stare con l’amico senza porci continuamente la domanda ”glielo dico o non glielo dico?”. Siamo impacciati e ci comportiamo in maniera diversa dal solito. Partendo dal presupposto che vivere è come giocare d’azzardo, e solo chi può perdere può anche vincere, bisogna convincersi a rischiare. Si dice sovente che è meglio aver tentato e aver perso che non aver tentato affatto.
Ma cosa possiamo veramente perdere e cosa possiamo vincere? Quanto sono fondate le nostre paure?
Paura che il sentimento non sia ricambiato
Per riuscire a dire a un amico che ti piace devi essere convinta di potercela fare. Essere positivi è una risorsa di grande valore che è di grandissimo aiuto in tutti gli ambiti dell’esistenza umana. Tuttavia essere positivi non vuol dire per forza vivere in una finzione e non analizzare i risvolti negativi della vicenda, ma in tutti i casi sì vedrà bene che siamo noi ad ingigantire le nostre paure: il diavolo non è mai così brutto come lo si dipinge. Intanto consideriamo che dire ”mi piaci” ad una persona è sempre un complimento e i complimenti sono sempre bene accetti.
Proviamo a pensare di essere noi al posto di quella persona. Non ci sentiremmo forse lusingati di essere apprezzati e considerati da qualcuno, anche se non ricambiamo il sentimento? La risposta negativa ad un ”mi piaci” non sarà perciò mai dura, non romperà alcun legame, anzi, chiarirebbe una situazione dubbia e potrebbe anche rendere più stretta l’amicizia, poiché rendiamo partecipi l’altra persona di pensieri molto intimi. A maggior ragione, se la persona che ti piace è un amico, quello ti risponderà con tanta più dolcezza a seconda del grado di amicizia, perché tiene a te e non vuole perderti certo a causa di un complimento. In realtà siamo noi il problema, non l’altra persona. Siamo noi che non accettando la situazione potremmo svalutare l’amicizia e non volerne più sapere di colui che ci ha respinto. Dunque, se partiamo con la mentalità aperta all’accettazione di una risposta negativa, le nostre paure non sono fondate e non rischiamo assolutamente nulla: se ci va male guadagniamo comunque un’amicizia ad un livello superiore.
E se il sentimento è ricambiato?
Se i nostri sentimenti saranno corrisposti avremmo fatto un terno al lotto. Il nostro desiderio sarà esaudito e sprizzeremo gioia da tutti i pori, ma anche qui non bisogna lasciare troppo spazio alle idealizzazioni. In ogni azzardo, più è basso il rischio meno ingente è la vincita. Come mostrato prima, rischiamo veramente poco dicendo un ”mi piaci” e il valore della vincita ancora una volta dipende da noi. L’amico potrebbe anche ricambiare i nostri sentimenti, ma se non glieli avremo comunicati nel modo giusto e se non sapremo fare i passi successivi non avremo ottenuto nulla. Un ”anche tu mi piaci” potrebbe non portare a nulla se non lo sappiamo sfruttare nel modo giusto, senza pressione, senza troppa agitazione e comunicando le emozioni giuste.
Come fare allora per vincere tutto il montepremi?
Come dire “mi piaci”
Ogni persona è un caso unico e non esistono regole generali valide sempre e con chiunque, ma alcune dritte potrebbero aumentare la nostra probabilità di successo. Innanzitutto non dobbiamo essere bruschi o sconclusionati: dobbiamo comunicare i nostri sentimenti facendoli prima intendere, per non essere come un fulmine a ciel sereno, ma non dobbiamo perderci nella nostra introduzione. Occorre spiegare all’amico come è nato il sentimento amoroso nei suoi riguardi, affinché ne capisca la natura e si senta a proprio agio, senza però parlare direttamente di tale sentimento. Lui (o lei) deve sapere tutta la storia per poterci comprendere e per poter essere sincero a sua volta nei nostri confronti, e durante la nostra narrazione deve in un certo senso arrivare alla conclusione da solo. Il fattore sorpresa spaventa, perciò è meglio evitarlo e procedere per gradi.
Varie modalità
Quando arriviamo al momento di confessare direttamente ciò che proviamo, è utile sapere che esistono due modi per comunicarglielo. Il primo modo sfrutta la comunicazione non verbale, come un abbraccio un po’ più lungo del solito o un bacio più vicino alla bocca rispetto alla norma: potremo dedurre in anticipo, dalla reazione della persona, se saremo accettati o respinti. Il secondo modo è la classica comunicazione verbale, ma è molto più difficile essere chiari: ”mi piaci” può non essere così chiara come espressione e ”sono innamorato di te” può sembrare troppo importante. Bisogna pensare bene alle parole da dire e capire che non esiste la formula magica, ma solo la frase giusta al momento giusto. Sta alla nostra inventiva mettere insieme i vocaboli più adatti al nostro scopo e alla persona che abbiamo davanti. Infine bisogna anche saper aspettare la risposta. Dobbiamo mettere l’amico a proprio agio, non dobbiamo essere pressanti, insicuri o pietosi. Occorre mantenere dignità, personalità e positività e soprattutto non dobbiamo mai avere fretta.
Comunque sia, con chiunque e in ogni situazione, per agire al meglio dobbiamo essere capaci di metterci nei panni degli altri, in modo tale da poter prevedere tutte le conseguenze del caso e poter agire nella maniera più adeguata.
Un ultimo consiglio…
Un ultimo consiglio che mi sento di dare è di considerare che, prima di essere “amici” si è innanzitutto un uomo e una donna, ciò comporta che esista un’attrazione naturale verso l’uno o l’altro. Infatti la natura ci ha creati diversi per un motivo. Uomini e donne sono fatti per accoppiarsi e procreare, se non ci fosse questa necessità, l’attrazione non esisterebbe. Ma è del tutto naturale che invece ci sia. Quindi provare attrazione per un amico o un’amica è del tutto naturale e non bisogna vergognarsene ne tantomeno averne paura.
Soprattutto di esprimere ciò che si prova per l’altra persona. Se il sentimento e l’attrazione non vengono ricambiati, non c’è da disperarsi, esistono comunque delle piccole strategie che potrebbero far cambiare modo di vedervi all’altra persona, e aumentare le vostre chance. Ma questo lo spiegheremo in un altro articolo, quindi non bisogna aver paura di dire a un amico o un’amica che ti piace, perché potremmo anche essere ricambiati in segreto dall’altra persona senza saperlo. Non mi resta quindi che augurare buona fortuna. Alla prossima.