1/5 – Introduzione

Quest’anno non vi siete impegnati abbastanza? Siete stati bocciati e avete paura di deludere i vostri genitori? Con questa guida affronteremo il delicato tema: come dire ai propri genitori della bocciatura. Non esser promossi non è un problema poi così grave e i primi a doverlo accettare siete proprio voi. Ricordate che errare è umano!

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Innanzitutto è importante progettare l’anno successivo. Dite a vostri genitori che siete pronti a riparare all’errore commesso, che non volete si ripeta di nuovo e che vi impegnerete a rispettare questa promessa. Potreste provare (poi fatelo veramente!) a dire di voler prendere ripetizioni estive sulle materie in cui eravate insufficienti. Questo darà prova ai vostri genitori del fatto che volete seriamente provvedere al problema.

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Potreste proporre ai vostri genitori, di andare insieme a parlare con i professori. In questo modo voi sarete i primi a comprendere il perché della bocciatura (anche se dovreste già saperlo) e i vostri genitori vi considereranno persone mature che affrontano faccia a faccia il problema e che vogliono capire e imparare dagli errori. Ovviamente, l’ultima parte del discorso, sarà quella della promessa di impegno per l’anno successivo.

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Se non siete bravi nei discorsi a voce o avete paura di una possibile sfuriata dei vostri genitori al sentire la parola “bocciatura”, un buon metodo da usare è quello di scrivergli una lettera. Vi consiglio di non essere lì presenti al momento della lettura. Piuttosto, lasciategliela in un posto visibile e uscite di casa o andate in camera vostra. Al momento della lettura, infatti, se siete davanti a loro, si sentiranno in dovere di dirvi subito qualcosa e questo potrebbe far partire la sfuriata. Se non siete lì presenti, avranno modo di riflettere e di parlarne assieme con più calma.

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Infine ovviamente il discorso sarà diverso in base alla causa della bocciatura. Se la colpa è unicamente vostra (e non ad esempio, per il numero di assenze a causa di una malattia) prendetevi le vostre responsabilità e non incolpate nessun’altro a parte voi stessi. Mostratevi consapevoli dell’errore commesso, così darete segno di maturità. Evitate troppi giri di parole e andate direttamente al punto. Temporeggiare non vi sarebbe di certo utile! Una volta confessato l’evento, mostratevi dispiaciuti: “sono consapevole di aver sbagliato”, “ho fatto un errore”, “mi sento in colpa”. Fate comprendere ai vostri genitori che voi siete i primi a sentirvi male per la bocciatura e che quindi non c’è bisogno di rinforzi negativi da parte loro.