Le persone che hanno un figlio adolescente oppure ricordano la propria adolescenza sanno quanto tale fase della vita possa essere complicata: figli ribelli che desiderano ritornare tardi a casa, cercano delle compagnie sempre nuove, credono di poter cambiare il mondo, si sentono già adulti quando ancora non lo sono.
Ma come potrebbe un genitore “frenare” un figlio adolescente e fargli comprendere che non tutto sarà possibile, che non tutto è dovuto e che il mondo non è soltanto meraviglioso, ma anche pericoloso? La seguente pratica e dettagliata guida esposta nei passaggi successivi vi fornirà alcuni consigli per riuscire a vivere l’adolescenza di vostro figlio con maggiore serenità e meno preoccupazioni.

Dai regole chiare

La prima regola che bisognerà seguire sarà quella di infondere ai figli l’educazione, la quale non rappresenta un elenco di cose da eseguire oppure una virtù da insegnare: infatti, occorrerà fare in modo che essa non si riduca ad una specie di “addestramento”, ma dovrà farvi riflettere e domandare verso quale immagine adulta desiderate condurre vostro figlio, secondo la propria inclinazione personale e non considerando soltanto i vostri desideri.

Cerca di comunicare con lui

La comunicazione è di fondamentale rilevanza, ma la maggioranza delle volte rappresenta una comunicazione di “servizio” (con delle frasi del tipo “Hai studiato?”, “A che ora torni?” e ” Quel tuo amico non mi piace”).
La reale comunicazione sarà quella profonda, che consente:
– un rapporto costruito sulla lealtà e sulla reciproca stima;
– di ampliare i confini della conoscenza interiore fra genitore e figlio, rimuovendo la barriera dell’età e costruendo una divulgazione di ”parlato-ascolto” da parte del padre o della madre.
Non bisognerà soltanto chiedere e dare degli avvertimenti moniti, ma sarà necessario anche imparare ad ascoltare i propri figli, perché sono loro che devono trasmettere a voi quello che avverte la loro fanciullezza, attraverso i propri sentimenti e la loro visione del mondo.

Metti dei paletti

Non dovrete proporvi come esempio di saggezza vivente, ma aiutate e rassicurate vostro figlio senza trattarlo come un bambino indifeso: la discussione e il dialogo in famiglia non è solamente un mezzo per sviluppare delle conoscenze e delle consapevolezze, ma rappresenta anche una via per compiere delle attività insieme e creare un senso di fiducia, affetto e senso d’appartenenza.
Cercate di prefissare nella vostra esistenza dei ”paletti” indicanti le priorità a cui non dovete assolutamente rinunciare e post-porre: la famiglia è proprio quello che deve stare alla base della vita di uomo, in quanto essa costituisce il reale focolare domestico, ossia un punto di riferimento per ogni componente.

Stagli vicino

Da genitore bisognerà imparare a cogliere i cambiamenti del proprio figlio che vengono sia dall’interno (fisici, intellettivi ed emotivi) sia dall’esterno (rapporti con gli amici, l’altro sesso, la scuola e la società), allo scopo di potervi orientare verso quei comportamenti e quel clima relazionale capace di semplificare una crescita personale sana e armoniosa.
Cercate di immedesimarvi in vostro/a figlio/a, ricordare come voi vi sentivate quando eravate adolescenti, trasportando naturalmente quei pensieri nella realtà odierna: siate felici con voi stessi e la vita, ricordandovi che i figli rappresenta il dono più splendido che voi potevate ricevere.