Come funziona il nuovo divorzio breve
Il divorzio breve è una procedura che mira ad abbattere i tempi troppo lunghi del divorzio all'italiana. Attualmente sono necessari 3 anni per ottenere il divorzio, l'obiettivo dei sostenitori del divorzio breve è quello di ridurre questo tempo d'attesa drasticamente ed allinearsi alle tempistiche europee.
Il traguardo è arrivare ad appena 1 anno di attesa fra separazione e divorzio vero e proprio, perché sebbene i 3 anni imposti attualmente dalla legislazione italiana avrebbero lo scopo di offrire un periodo di riflessione alle coppie, auspicando una possibile riconciliazione dei coniugi,. raramente ciò avviene.
Come funziona la separazione consensuale
Divorzio breve ultime notizie
Approvazione divorzio breve aprile 2015
Separazione Consensuale
Nel caso della separazione consensuale i tempi di attesa saranno di appena 6 mesi prima di poter accedere al divorzio vero e proprio. Si tratta di una drastica riduzione rispetto a quanto avveniva in precedenza, perché il procedimento poteva richiedere anche un anno.
Separazione Giudiziale
Per la separazione giudiziale, vero incubo burocratico per i coniugi e per i Tribunali, il tempo scende a 12 mesi, ovvero 1 anno. Siamo certamente ad una svolta perchè chiunque sia rimasto coinvolto in una separazione giudiziale sa bene che questa può durare anche anni, ora non sarà più così.
Divorzio immediato
Nulla da fare invece per quel che riguarda il divorzio immediato che avrebbe permesso in determinati casi di accedere direttamente al divorzio senza passare per il periodo della separazione. I requisiti previsti per la richiesta del divorzio immediato erano stati così individuati:
- Accordo fra moglie e marito sulla separazione
- Dichiarazione della volontà di separarsi di fronte al magistrato
- La coppia non ha figli minori o maggiorenni; la coppia non ha figli maggiorenni portatori di handicap grave; la coppia non ha figli minori di 26 anni non autosufficienti economicamente
2015 – Approvato nel marzo 2015 dal senato il divorzio breve: per le coppie che si separano consensualemente il tempo di attesa scende a 6 mesi, per chi si separa in via giudiziale si scende a 1 anno
2014 – La proposta più recente per una legge sul divorzio breve in Italia è stata approvata in parlamento a maggio 2014, si tratta di una risoluzione bipartisan che prevede un'attesa di soli 6 mesi per le coppie senza figli che si separano consensualmente e un'attesa di 1 o 2 anni al massimo per le coppie con figli.
2013 – I Radicali Italiani, da sempre impegnati nella battaglia per il divorzio breve, hanno presentato nell'aprile 2013 in Cassazione un quesito referendario che riguarda il divorzio breve. Il referendum radicale propone di abrogare parte dell'articolo 3 della legge sul divorzio per eliminare i 3 anni di separazione e rendendo possibile la richiesta di divorzio contestualmente alla separazione.
2012 – Il governo Monti, tramite la proposta dell'Onorevole Paniz, nel febbraio 2012 presenta un primo disegno di legge propone di ridurre il tempo di attesa da 3 anni a 1, salvo in presenza di figli minori. La proposta però tale è rimasta non riuscendo il governo Monti a farla approvare prima della sua caduta.
Nuova legge divorzio breve
Nella seduta del 29 maggio 2014, la Commissione Giustizia della Camera ha dato il via libera alla proposta di legge per ridurre i tempi necessari ad ottenere lo scioglimento del matrimonio e, dunque, per la modifica dell’art. 3 della L. 898 del 1970. Il provvedimento passa, ora, al vaglio del Senato per l’approvazione definitiva, sempre che il testo non venga, in questa sede, stravolto per dare avvio al rimpallo tra le Camere.
Ecco le novità del testo:
- Mentre la norma attuale prevede che tra separazione e divorzio passino tre anni, come pausa di riflessione per dare il tempo a marito e moglie di ripensarci, nella proposta di legge, quando si tratta di separazioni consensuali, basterà aspettare sei mesi per poter chiedere lo scioglimento del vincolo coniugale.
- In caso di disaccordo tra i coniugi, vale a dire nell’ipotesi di separazione giudiziale, il tempo di attesa sarà di un anno.
- L’eventuale presenza di figli minori nati in costanza di matrimonio non inciderà sulla durata del periodo di separazione che permetterà la richiesta di divorzio. Infatti, la modifica dell’art. 189 delle disposizioni di attuazione del Codice di rito Civile prevede la conservazione dell’efficacia dei provvedimenti urgenti adottati dal Presidente del Tribunale nell’interesse della prole, anche a seguito del ricorso per la cessazione degli effetti civili o per lo scioglimento del matrimonio.
- I termini per la proposizione della domanda di divorzio decorreranno dalla notifica del ricorso di separazione e non già dal deposito dello stesso, come previsto secondo una prima versione del decreto. Attualmente, invece, il tempo decorre dalla comparizione dei coniugi di fronte al Presidente del Tribunale nella procedura di separazione.
- Il divorzio “breve” sarà operativo anche per i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore delle nuove norme.
Un altro importante cambiamento si registra in materia di comunione legale, posto che, secondo la normativa vigente, la domanda di divisione dei beni può essere presentata solo quando è stato omologato l’accordo o quando è divenuta definitiva la sentenza di separazione. Sul tema, l’approvazione del testo di legge consentirebbe lo scioglimento della comunione dei beni già dal momento in cui interviene l’autorizzazione da parte del Giudice a vivere separatamente ovvero alla data di sottoscrizione della separazione consensuale.
Ciò detto, sebbene si tratti di modifiche aventi una portata indubbiamente innovativa, l’effetto di accelerare i tempi per ottenere il provvedimento di divorzio rischia, tuttavia, di restare vanificato dall’enorme carico di lavoro che, in caso di approvazione della proposta, potrebbe travolgere i Tribunali italiani. Difficilmente, infatti, le sedi giudiziarie competenti, già oberate, saranno in grado di definire le vertenze in tempi rapidi, con il rischio che, presentata la domanda di scioglimento del matrimonio, la causa possa rimanere sospesa per anni e, con essa, l’attesa della sentenza di divorzio.
Divorzio breve all'estero
Molte coppie per sfuggire agli interminabili tempi di attesa del divorzio in Italia scelgono di divorziare all'estero, scegliendo paesi come la Spagna o la Romania dove il periodo di separazione non esiste. La procedura per il divorzio all'estero non è comunque delle più semplici e può avere dei costi perché si ha bisogno della guida di un avvocato.
In qualsiasi paese straniero si decida di richiedere il divorzio breve si deve ottenere la residenza, altrimenti non si avrà diritto a richiedere udienza presso il Tribunale estero. Una volta smaltite le pratiche del divorzio bisogna richiedere la trascrizione della sentenza in Italia, una volta effettuata il divorzio è immediatamente valido.
Divorzio breve: quando?
Il divorzio breve è possibile quando entrambi i coniugi sono concordi sulla separazione e desiderano unicamente abbreviare i tempi di attesa. Nel caso delle coppie senza figli si prevede che la procedura del divorzio breve sia più rapida, mentre nell'ipotesi di coppie con figli si prevede un tempo di attesa leggermente più lungo.
Divorzio senza avvocato
Sebbene sia possibile la separazione senza l'avvocato, solo nel caso in cui si parli della separazione consensuale, il divorzio senza avvocato è lontano dal diventare una realtà. Con il divorzio breve tuttavia sarà possibile rivolgersi esclusivamente all'avvocato incaricato di seguire la pratica, non essenso invece più necessaria la comparizione davanti al giudice.
Referendum divorzio breve
In diverse occasioni sono state lanciate raccolte firme per proporre un referendum sul divorzio breve, ma nessuna è andata a buon fine. Tutto lascia pensare però che malgrado si debba rinunciare a un referendum sul divorzio breve, presto la questione verrà risolta direttamente in parlamento tramite l'approvazione di una proposta di legge.