1/5 – Introduzione
Il litigio può essere considerato una forma alterata di dialogo, ma in ogni caso se due o più persone si frequentano e c’è un rapporto sentimentale o di amicizia tra di loro può succedere di litigare con toni più o meno accesi. A volte per incomprensioni, altre per gelosia anche tra amici si può litigare perché ci si vuole chiarire o per rompere il rapporto, che ha logorato l’amicizia. Un amico comune ai due o più litiganti come può mediare la situazione?
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Innanzi tutto, è opportuno che la mediazione sia indirizzata a portare la pace e non ad acuire i motivi della discordia, poi si deve tenere presente che solo chi litiga è a conoscenza della vera causa e delle eventuali colpe, sia pure con un ottica diversa l’uno dall’altro. Un’altra considerazione è distinguere la situazione in cui chi deve mediare è stato presente o no al diverbio.
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Infatti è difficile conoscere profondamente le motivazioni per cui altre persone a noi care giungono a litigare ed a volte l’intervento di altri non fa che peggiorare la situazione. Di solito ciò che è successo si viene a conoscenza dopo che è accaduto il brutto episodio ed ogni persona riporta solo la propria versione di quello che è stato e delle sue motivazioni. Se si è presenti l’unica mediazione è sincerarsi che non si assumano toni troppo forti e stare accorti che il litigio non degeneri in qualche cosa di più violento.
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Se la confidenza dà la possibilità di entrare nel merito del litigio poi è bene offrire ai due litiganti una riflessione da persona esterna che non giudica, nè prende posizione, ma suggerisce come si può arrivare ad un accordo, magari proponendo ad ognuno di rinunciare ad una parte di ragione. Perdere una persona amica non è nè bello e neppure gratificante, anche se le motivazioni sono giustificate.
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Terminato il litigio infatti di solito si cerca di trarre le somme e decidere a mente fredda se si può rimanere amici oppure è inevitabile la rottura. Se non esistono impedimenti troppo pesanti, l’amico che media un litigio dovrebbe cercare di parlare con calma con i litiganti ed innanzi tutto fare loro capire che l’amicizia non si spezza per futili motivi, per momenti di stress o per qualche parola di troppo. Senza contare che nel momento che le persone sono arrabbiate e stanno difendendo ognuno il proprio modo di pensare e la propria opinione, cercare di intervenire potrebbe aumentare il nervosismo ed allontanare la volontà di fare pace ai litiganti. Si può e si dovrebbe cercare di ottenere un accordo, ma con calma e pazienza. Un modo valido di agire è lasciare sfogare la rabbia e poi intervenire.