Green card: come richiederla dopo il matrimonio con un americano

Diventare cittadini americani non è una cosa semplice. Avete presente quei programmi tv tipo Security Airport? Dove ci propinano il rigore dei controlli in certi aeroporti nel mondo (tipo Sydney), con tanto di illustrazione di conseguenze indesiderate nel caso qualcosa vada storto? Ecco, se volete sposare un americano e vivere negli USA con lui, senza risultare una presenza illecita, aspettatevi qualcosa del genere. Al quadrato. E non scordatevi che i relativi costi non sono proprio una passeggiata.

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Da dove cominciare? Intanto distinguiamo i vari casi:

  • Il matrimonio non si celebra negli USA. Il coniuge americano deve inoltrare la petizione per la green card all’Homeland Security dell’ambasciata statunitense a Roma. Per la risposta ci vorranno circa 6-8 mesi, in cui si svolgeranno indagini e interviste. Durante questo lasso di tempo tu, moglie italiana dell’americano, non potrai per alcun motivo recarti negli Stati Uniti, perché non è previsto un visto temporaneo per questa tipologia di visitatori.  
  • Il matrimonio si celebra negli USA. Per la green card ci vogliono 12-18 mesi, ma tu moglie italiana durante questo lasso di tempo puoi rimanere negli USA. Un visto K-1 per “fidanzati” te lo permetterà, ma entro 90 giorni dovrà essere celebrato il matrimonio.
  • Il matrimonio si celebra negli USA, ma tu non puoi ottenere un visto di fidanzamento perché ti trovi già in America per altri motivi e con altri permessi (per turismo, per lavoro, etc). Qui la faccenda si complica, perché chi richiede un cambio di status viene sospettato sin da subito di frode. Per cui dovrà provare che le sue intenzioni sono cambiate in corso d’opera e non c’era in sostanza un piano preterintenzionale per ottenere la green card (dimostrare come? Per esempio con biglietti di ritorno  o prove di una vita fuori dagli USA).

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Ma nello specifico, come occorre muoversi? Anche qui si aprono due strade, una un po’ più semplice ma molto costosa, e una più difficile ma meno dispendiosa:

  • Assumere un avvocato che si occupi di immigrazione, che vi seguirà passo passo durante tutte le fasi per l’ottenimento della green card. Facendo un giro per forum su internet, non è difficile sapere a quanto potrebbe ammontare il compenso di tale professionista: circa 4000 dollari, oltre naturalmente ai costi propri della burocrazia. Attenzione però: pagare un avvocato non significa ottenere sicuramente una green card, bisogna comunque superare interviste e visite.
  • Fare tutto da soli. In questo caso le spese si riducono a quelle burocratiche, di circa 2000 dollari, anche se possono esserci sostanziali differenze da un caso specifico ad un altro. Vi possono essere utili alcuni siti a riguardo: Visaguide, mentre su U.S. Immigration Direct  si può accedere all’avvio online della procedura  per ottenere il visto da fidanzata e per l’application della green card).

Il coniuge che fa richiesta della green card per la moglie italiana deve compilare il modulo I-130 con dati personali e finanziari; questi ultimi sono molto importanti in quanto il coniuge dovrà dimostrare di poterti mantenere fino all’ottenimento della green card, periodo nel quale ti sarà tassativamente negato di lavorare negli USA. La moglie italiana deve invece compilare altri moduli: nel caso in cui stesse già in America con altro visto diverso dal Fiancee Visa e debba cambiare status da alien visitor in permanent resident, in qualitá di spouse of American citizen, i moduli da compilare sono tre, uno su dati anagrafici e penali (cui seguiranno comunque dei controlli da parte delle autorità), uno su dati medici e uno con dati biografici, di precedenti residenze e precedenti lavori.

A questi moduli vanno allegati documenti di identità e documenti relativi a precedenti matrimoni, come sentenze di divorzio o certificati di morte in caso di vedovanza. Una volta inoltrate tutte queste carte, i passaggi saranno tre:

  1. L’esame biometrico, cioè il rilascio delle impronte digitali
  2. La visita medica. Portate con voi la lista dei vaccini già fatti, altrimenti ve li faranno rifare. Nel caso dovessero farvi effettuare comunque altri vaccini dovrete sottoporvi anche a un test di gravidanza. E ogni cosa costerà, perché nessuna assicurazione sanitaria in America copre le spese per le procedure di immigrazione
  3. L’intervista. Potrebbe avvenire separatamente dal coniuge, con domande talvolta dettagliate a cui entrambi dovrete rispondere similmente. All’intervista andranno anche portate prove per dimostrare la veridicità della vostra relazione: foto, biglietti aerei, lettere, etc.

Dopo tutto ciò non vi resterà che attendere. Intanto potete leggere su Cartoline dalla Florida qualche utile esperienza di chi ci è già passato.