Consigli per riconoscere uno psicopatico
Parliamone: ai nostri giorni uno psicopatico non deve tenere necessariamente la mummia della madre morta un anno prima all’interno del ripostiglio di casa (anche se c’è chi lo ha fatto, eh…) né aggirarsi nella notte dotato di motosega in cerca di coppiette che si appartano con la macchina per spiegare loro quanto sia pericoloso, talvolta, l’amore.
No, lo psicopatico del nuovo millennio è socialmente accettato (anche se con riluttanza, ovvio) e perfettamente integrato nonostante le sue manie non sempre condivisibili.
Nella migliore delle ipotesi soffre del complesso di Edipo (eh sì, lo so che siete in tante ad alzare gli occhi al cielo), nella peggiore è ossessionato dalla mania del controllo, che per quanto possa sembrare innocua ad un primo impatto, spesso degenera in follia – del tipo “Non sappiamo quello che mangiamo, siamo tutti avvelenati, io però salverò il mondo o almeno i componenti della mia famiglia e le persone che amo” – e lì sì che iniziano i problemi.
Le bugie che si raccontano le donne per giustificare la violenza degli uomini
Detto ciò, faremo una breve panoramica dei quattro più comuni stati di follia, dandovi alcune dritte per riconoscere uno psicopatico già dal primo appuntamento nel caso siate in procinto di organizzarne uno. Mente aperta, mi raccomando, e scarpe comode… non si sa mai dovesse presentarsi il caso di scappare, in fondo potreste essere le vicine di Hannibal Lecter e non rendervene conto!
Quello che “La mamma è sempre la mamma”
Si nasconde dietro questo modo di dire, ma fondamentalmente quello che non ammetterà mai è che se si trovasse a dover scegliere chi lasciar cadere giù dalla torre tra voi e mammina, non avrebbe dubbi a riguardo. Dunque, oltre ad armarvi di paracadute di emergenza, preparatevi ad un costante e perenne confronto tra: la vostra cucina e la sua cucina (della mamma), il vostro modo di curarlo quando sta male e il suo modo, il vostro modo di tenere la casa e l’indimenticabile abitazione d’infanzia…
Eccetera, eccetera. Seguono ovviamente pranzi, cene, colazioni, Natali all’insegna del “tutti insieme appassionatamente” e se arrivate ad avere un figlio con tale individuo preparatevi a dover dividere il vostro ruolo di madre con la suocera “In fondo mi ha cresciuto così bene, no?!!”.
Come riconoscerlo:
- Nomina la madre al vostro primo appuntamento (non è normale);
- Incontrate casualmente sua madre al primo appuntamento (questo già rasenta la follia);
- La madre lo chiama sul cellulare durante il vostro primo appuntamento e lui risponde;
- Dopo appena una settimana vi invita a conoscere la famiglia.
La soluzione
Scappare a gambe levate senza troppi scrupoli, tranquille, ci sarà la mamma a consolarlo.
Quello che “Cavolo quanto sono figo”
Narciso in persona in confronto era un insicuro! Lo psicopatico vanesio ed egocentrico è forse l’uomo peggiore che possiate incontrare se già peccate di scarsa autostima. Si aggira per la città firmato dalla testa ai piedi, anche se è solo sceso un secondo a prendere la posta nella cassetta delle lettere: è dotato di pashmina in seta o in lino, occhiale da sole specchiato (utile anche per dare una controllatina all’aspetto), Rolex o simili per indicare il proprio status, e, tenetevi forti, usa (e porta sempre con sé) il lucidalabbra anche se poi lo spaccia per un burro di cacao.
Se avete deciso di uscire con lui ovviamente prima passate a fare shopping e… dall’estetista, dal parrucchiere, e se riuscite ad organizzarvi per tempo anche una visita dal chirurgo plastico non sarebbe poi una cattiva idea.
Come riconoscerlo
A parte l’aspetto e l’atteggiamento da primadonna? Non ci vuole molto, nel tragitto fino al ristorante ogni vetro (di negozio o auto che sia) è suo, se poi capitate davanti a un rivenditore di specchi allora potete anche avvisare il locale che tarderete. Non stupitevi se a metà serata si alza per andarsi a incipriare il naso, né se ad ogni portata improvvisa un selfie con il piatto di turno (voi ovviamente siete escluse dalla foto). Nel suo cellulare compaiono solo numeri di donne, gli unici maschietti ammessi sono il suo personal trainer, il suo estetista e il suo parrucchiere, insomma, come dire, i classici numeri di emergenza.
La soluzione
Volete davvero passare la vita con chi occupa il bagno più di voi e vi fa notare che durante i giorni del ciclo mettete su un po’ di pancetta? Allora la soluzione la conoscete già: defilatevi, magari con tacco 12 ma fatelo.
Le vere domande da fare a un uomo la prima volta che ci esci
Quello che “Ommioddio moriremo tutti intossicati!”
Ora ridete, ma avrete poco da sghignazzare quando vi troverete faccia faccia con lui, il catastrofista, colui che analizza ogni singolo cetriolo che passa per il suo piatto, colui che “a cena fuori no, ma tu nemmeno immagini cosa fanno in quelle cucine!!!”, colui che “la carne non la mangio perché contiene ormoni, le verdure non le mangio perché hanno i pesticidi, le uova non le mangio per paura della salmonella, il pesce no perché è pieno di mercurio…” insomma, immaginate che spasso con lui a cena!
Nella migliore delle ipotesi vi fa rimandare indietro lo stinco di maiale appena ordinato in cambio di un contorno di verdure grigliate a 90° (praticamente carbonizzate… “Eh no, il carbone no perché è cancerogeno”…), nella peggiore lo troverete mentre si nutre direttamente con la flebo, perché almeno su quello che si trova al suo interno c’è un minimo di tracciabilità.
Come riconoscerlo
Basta scambiarci due chiacchiere o invitarlo a cena fuori, non serve altro. In ogni caso, per averne la certezza assoluta, controllate se tra i suoi libri c’è anche una versione qualsiasi de Le profezie di Nostradamus, quella è la prova del nove.
La soluzione
Per disfarsene ci vuole davvero poco, se infatti non ve la sentite di dirgli “scusa ma non siamo fatti l’uno per l’altra”, basta confessargli che siete delle patite del McDonald, che fate merenda con le alette di pollo, che friggete quotidianamente in oli di origine sconosciuta e che non vedete l’ora di cucinare per lui uno dei vostri manicaretti. A questo punto tranquille, scapperà da solo.
Quello che “Io non provo emozioni da quando avevo cinque anni”
Apatico è dir poco, per lui le ricorrenze (Natale, San Valentino & Co.) sono solo un’occasione, per le industrie, di spillare soldi ai poveri sfigati che ci credono, pertanto non conosce un fioraio, non bazzica le gioiellerie (né mai lo farà, scordatevelo), non conosce lettere d’amore o bigliettini romantici e soprattutto non compra tubi di Baci Perugina a febbraio. State pensando di intrattenere un qualsiasi rapporto con lui? Preparatevi al peggio: se siete arrabbiate vi passerà, se siete tristi avete il ciclo, se siete depresse non ne comprende il motivo, se siete felici, beh, no, questo non può accadere con un tizio così accanto, quindi il problema non si pone.
Traumi infantili o semplice caratteraccio, fatto sta che questo tizio si presenta come anaffettivo, impassibile di fronte ai drammi e completamente privo di senso di colpa, dunque non meravigliatevi se non si emoziona davanti a un bambino che ride o ad un cucciolo appena nato.
Come riconoscerlo
Questa tipologia di sociopatico non è facile da individuare, dovrete uscire più volte con lui, o semplicemente arrivare alla prima ricorrenza utile per individuare qualche primo segno traditore.
La soluzione
Inscenate un dramma per una reale stupidaggine (tipo, vi si è rotta la vostra unghia più bella), chiedetegli di essere presente al funerale del vostro pesciolino rosso indossando un abito scuro e portando dei fiori, imponetegli di accompagnarvi ogni settimana dalla psicologa e di ascoltare per ore le sventure della vostra migliore amica. Se riesce a tollerare tanto senza scappare allora è seriamente, irrimediabilmente e irreversibilmente disturbato, ma a quel punto un uomo così tanto vale tenerselo!