1/8 – Introduzione
Un antico proverbio tramandato dalle nostre nonne citava: “È lecito chiedere, rispondere è educazione”, ma spesso alcune domande sono talmente indiscrete ed inopportune, che ci lasciano basiti, non solo per la risposta da dare, ma anche per la poca sensibilità di chi chiede. Spesso si tratta di parenti o amici curiosi e questo fa male, perché ci si aspetta comprensione e non subdole indagini personali. Ci sono poi persone, che in “buona fede”, chiedono particolari personali e danno fastidio, vediamo quindi come rispondere a domande inopportune.
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La nostra risposta dipende da tanti fattori, senza essere prevenuti. Innanzi tutto è bene valutare chi ci pone la domanda ed il modo in cui ci viene posta. Inoltre non è mai il caso di svelarsi completamente, perché a volte significa esporsi a giudizi e cattiverie, che non sempre possiamo accettare. Sviare la risposta con una buona dose di ironia e finire il colloquio con una risata, risolve spesso una situazione imbarazzante, senza essere scortesi, ma allo stesso tempo non dicendo niente.
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Purtroppo però non sempre riusciamo a rispondere senza bugie e non siamo preparati alla domanda, quindi per evitare l’imbarazzo, ricordi spiacevoli e argomenti di cui non si ha voglia di parlare, qualche strategia psicologica di preparazione non nuoce per l’autodifesa. Tra le domande più frequenti che vengono fatte, ci sono quelle sulla situazione sentimentale. A chi chiede il motivo per cui non ci si è ancora sposati, non si può dare una risposta esaustiva, perché spesso non ne vale la pena e comunque significherebbe raccontare troppo della nostra vita.
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Si può, in questo caso rispondere con ironia ed umorismo di non avere trovato chi ci sopporta o che ci piace, in modo da non ammettere repliche che non siano sarcastiche. Solo chi ha un rapporto speciale ed è veramente amico potrebbe capire i veri motivi e saperci ascoltare. Rimanendo nell’ambito dei sentimenti più personali, un’altra domanda imbarazzante è il motivo per cui una storia d’amore è finita.
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Visto che i motivi sono conosciuti dalla coppia e nessun altro e che non è mai opportuno parlare di chi non è presente, anche in questo caso è bene tergiversare con risposte del tipo: “È stata una decisione presa insieme” e terminare così il discorso iniziato, senza troppe spiegazioni. A chi chiede la data del futuro matrimonio, si può rispondere che c’è sempre tempo o meglio ancora che l’evento è talmente importante che si arriva preparati.
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Un’altra domanda, molto indiscreta e spesso dolorosa, per chi la riceve è chiedere ad una coppia senza figli, quando avverrà il lieto evento. “Non è indispensabile avere figli”, potrebbe essere una risposta a tono ad una domanda inadeguata. Ci sono coppie che non possono procreare o che non sono state in grado di farlo e ne soffrono, meglio quindi rispondere seccamente e decisi alla domanda o sviare il discorso, in modo da fare capire l’inadeguatezza della domanda. Ci sono altre persone che non vogliono avere figli e quindi possono rispondere che ognuno ha il diritto di scegliere a riguardo della propria vita.
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Domande imbarazzanti anche sulla vita scolastica o sul ritardo del diploma o della laurea, mentre ai parenti non si può mentire, agli estranei e semplici conoscenti si può sempre dire che manca poco tempo. Rispondere a chi chiede dello stato lavorativo è difficile, ma si può fuorviare la domanda spiegando che si stanno valutando proposte o specificando esattamente che non si ha voglia di rispondere.
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I più curiosi arrivano a chiedere quanto è il guadagno, la migliore risposta è: “quello che serve” o al contrario: “sempre poco” senza soffermarsi nello specifico, la privacy va posta prima di tutto. Ci sono poi le domande che ci vengono poste nei colloqui di lavoro sulla salute, sulla possibilità di figli futuri. Se teniamo al lavoro è bene non approfondire molto e dare risposte, che possono piacere a chi fa le domande, con la speranza di essere convincenti e quindi assunti.