1/5 – Introduzione
Tutti auspicano una vita serena e felice, ma purtroppo non sempre la realtà che viviamo ogni giorno ci rende positivi. Le brutte esperienze, i dolori, le delusioni fanno parte della vita e capita a tutti prima o poi di dover affrontare periodi bui e sentirci spenti e tristi. Se a vivere questo momento è una persona che ci sta particolarmente a cuore supportarli ed aiutarli è fondamentale per loro e per noi. Vediamo come sollevare il morale a una persona.
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Quando il pessimismo si impossessa di noi, quello di cui abbiamo bisogno non sono soltanto dei semplici consigli su come agire, ma anche una voglia di buttare tutto fuori e sfogarci. È possibile che la persona in questione tenda ad isolarsi e fatichi ad avere una vita sociale. Quindi, non tentare di organizzare feste a sorpresa ed invitare persone a casa senza il suo consenso. Bisogna rispettare la sua voglia di solitudine ed offrigli la compagnia giusta e la disponibilità, senza pretendere di fargli fare grandi cose. Non essere invadenti, piuttosto fargli capire che c’è sempre qualcuno su cui può contare. Se si tiene davvero tieni ad una persona, ci si comporterà in modo spontaneo e lui/lei acquisterà molta fiducia.
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L’ostacolo più difficile da superare, quando si sta male, è il tempo. Qualunque sia il motivo della delusione o della situazione che causa la sofferenza, i primi giorni sono i più difficili. Ed è proprio in questo momento che si può aiutare una persona triste, evitando che si perda nella depressione. Il ruolo del “consolatore” consiste nell’essere la spalla su cui piangere fino a quando arriverà un momento in cui riapparirà il sorriso.
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Adesso sì è il momento di riavvicinarci al mondo e a quello che comporta. È il momento di pensare ad una soluzione che possa far tornare le cose apposto, per quanto sia possibile. Nella sofferenza c’è sempre un cambiamento che bisogna accettare ed intorno a questo occorre ricostruire la nuova routine. È necessario far capire che, nonostante i cambiamenti, l’amicizia rimarrà comunque.
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Restare sempre vicino alla persona che soffre, ma senza invadere i suoi spazi. Alla fine è lei che deve decidere cosa fare, il consolatore deve limitarsi solo ad appoggiarla e consigliarla per quanto gli sia possibile. Pian piano tornerà a camminare da sola e lascerà la mano che è riuscita a trattenerla in un momento buio, in cui poteva perdersi. Chi riceve amore, è disposto a darne sempre un po’. La vera amicizia è così ed è uno dei doni preziosi della vita.