COME SOPRAVVIVERE A UNA RIUNIONE DI FAMIGLIA – Che siano pranzi domenicali o compleanni, ci sono tutta una serie di regole non scritte da osservare quando ci si siede alla tavola dei parenti serpenti.

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-Se siamo masochisti o dobbiamo espiare qualche peccato grave, questa è l’occasione che aspettavamo. Altrimenti, prepariamoci a vivere un paio d’ore di noia mortale, nel migliore dei casi.

– Ricordiamo che stiamo giocando in trasferta: tanto vale rassegnarsi e seguire le loro regole e le loro sconnessioni neuronali, tali per cui ad esempio dire “no grazie, sono a posto” sta per “ancora una porzione da suino, per favore”.

Ubriacarsi non risolverà nulla. Però aiuta.

– Non parliamo con nessuno. Se direttamente interrogate, stiamo sul vago senza rivelare alcun dettaglio che possa ricondurre alla nostra vita privata. Il tema meteorologico è sempre da preferire.

Sfoderiamo un’espressione facciale che comunichi la massima imperturbabilità e sforziamoci di mantenerla anche quando il suocero produce rumori tipo idrovora mentre beve il brodo dal cucchiaio.

– Non andiamo in bagno, soprattutto se abbiamo dei bambini: i nonni NON sono a prova di bambino.

– Non rispondiamo al telefono, a meno che non sia l’amica con cui siamo d’accordo per fingere una gravissima emergenza familiare che necessita la nostra immediata dipartita.

– Con una scusa qualsiasi, facciamo prima assaggiare al nostro lui qualsiasi cibo ci venga servito. Se la suocera si getta su di lui gridando “non farlooooooooooooo” allora ci sono buone probabilità che quando ci ha detto che siamo le figlie che non ha mai avuto, stesse mentendo.