Tradimento. Un piccolo segreto da sigillare nel silenzio. Da bisbigliare  all’orecchio di un’amica o da urlare in faccia a seconda delle  circostanze. Corna fatte, corna subite, corna accarezzate con il  pensiero nel bel mezzo di una crisi di coppia, della routine  matrimoniale, di una notte solitaria. Da confessare in forma anonima su  un diario privato, su un sito internet pubblico.

Il sito in questione si  chiama cheatconfessions.com ed è un  quaderno digitale ad alta infedeltà, dove scaricarsi la coscienza nero  su bianco, farsi domande e piangere lacrime amare di rabbia.
Trovare  questo “limbo di peccatori” è successo per caso, come dicono tutti.  Navigavo e mi sono imbattuta nelle loro storie, che non posso smettere  di leggere, di frugare, origliare.

Sono storie spesso divertenti, a  tratti ridicole nella loro tragicità. Tutti tradiscono tutti, uomini e donne in ugual misura.
C’è chi tradisce la moglie con  l’amico d’infanzia, chi frequenta solo uomini sposati per voler essere l’amante,  una meravigliosa fuga dalla realtà domestica, chi va fare l’amore con le  mogli incinte degli amici perché loro non le toccano più, chi fa trovare  all’amato il video porno del proprio adulterio, corredato da un  messaggio d’addio sprezzante. C’è chi, sposato da anni vuole riprovare i  brividi negati da un coniuge tiepido. C’è chi tradisce per anni, in  serie, chi per una notte. Tutti danno le loro motivazioni. Tutti  mostrano la molla che li ha spinti tra le braccia di qualcun altro.

Tutti, si sottopongono al giudizio di chi legge.

 

Basta un click  per condannare il traditore o giustificarlo. Un altro click per incoraggiare l’adulterio di un indeciso (o indecisa). Un altro click  ancora per dare una pacca sulla spalla e dire al cornuto di turno “dai  perdonalo/a” o “mollalo”. Se non capita a te è sempre semplice.

 

Così  semplice da lasciare emergere una piccola verità sulle relazioni di coppia:  sono complicate solo quando preferiamo far pesare agli altri le nostre  coscienze e smettiamo di guardarci negli occhi.