Le relazioni, si sa, sono complicate. Per far sì che funzionino sono necessari moltissimi elementi, incastri e impegno. C’è, però, un modo per aiutare le relazioni a girare nel verso giusto, ovvero quello di stabilire dei confini. Anche se la parola evoca immediatamente il concetto di separazione, di distacco, in realtà esistono dei “confini sani” per vivere un rapporto, di qualsiasi tipo, in modo equilibrato. Stabilirli vuol dire mantenere la propria identità e preservare la salute mentale e fisica.
Cosa sono i confini sani
I confini sani possono essere sia materiali, tangibili, sia psicologici. Facciamo alcuni esempi per comprendere meglio di cosa si tratta. Chiedere al proprio partner, ma anche a un’amica o a un genitore, di non leggere i messaggi sul nostro cellulare, oppure di non mangiare dal nostro piatto o ancora di non entrare nella nostra stanza senza bussare vuol dire stabilire dei confini sani. Così come chiedere a un nostro affetto di accettare le nostre ambizioni e i nostri sogni, anche quelli che potrebbero non coincidere con i loro.
A cosa servono
Gli obiettivi dei confini sani sono molteplici. Innanzitutto servono a incoraggiare l’autonomia e a ridurre la dipendenza reciproca. Inoltre, sono necessari per separare i propri desideri e bisogni da quelli delle altre persone. Ma non solo: stabilire dei limiti mette le altre persone nelle condizioni di rispettarci. Senza confini sani, le relazioni, di qualsiasi natura esse siano, possono diventare tossiche e insoddisfacenti per entrambe le parti.
I confini sani sul posto di lavoro
Anche sul posto di lavoro è necessario stabilire dei limiti, per fare in modo che colleghi o capi non si sentano in diritto di monopolizzare il nostro tempo o non tenere conto delle nostre esigenze. Uno studio ha dimostrato che quando i confini tra vita personale e lavoro sono sfumati, le persone sperimentano più esaurimento emotivo e meno felicità. D’altra parte, stabilire dei limiti, in particolare quando si tratta di mansioni lavorative, può portare a un maggiore senso di responsabilizzazione.
I confini sani si possono spostare
Ciò che è importante ricordare è che i confini sani stabiliti non devono necessariamente rimanere gli stessi per sempre. Soprattutto nelle relazioni a lungo termine, i confini vanno adattati man mano che le circostanze cambiano. Fondamentale è la comunicazione: quando decidiamo di spostare un confine dobbiamo parlarne.
Come stabilire i confini sani
Per iniziare a stabilire dei confini sani in una relazione è necessario, come primo step, capire cosa si vuole dal rapporto. Per farlo è utile porsi domande come “quali comportamenti mi infastidiscono?”, “quali qualità ammiro negli altri?”, “quali oggetti materiali sono più importanti per me e perché?”, “come mi piace trascorrere il mio tempo?”, “cosa mi fa sentire appagato?”. In questo modo, è possibile comprendere le proprie esigenze. Il secondo step è quello di parlare in maniera chiara e gentile con l’altra persona delle proprie esigenze. Infine, l’ultimo step, è essere aperti alle reazioni che le nostre richieste possono comportare.