Insieme nella vita e… nel lavoro. Complice la crisi, sempre più coppie si sono reinventate a livello lavorativo, avviando imprese a gestione familiare, dove i coniugi mettono da parte la sfera emotiva a favore di una sana professionalità. In Italia attualmente sono 930 mila le coppie che dividono vita privata e lavorativa, un numero sensibilmente cresciuto a causa della disoccupazione e del dilagante precariato.
Pizzerie al taglio, bar, servizi di catering, ma anche studi professionali, medici, dentistici, sono sempre più orientati agli affari “in famiglia” contro tutti quei pronostici che, quando si tratta di soldi, per anni hanno sconsigliato di impelagarsi con i parenti. Ma quali sono i segreti per far funzionare una società di questo tipo?
PROFESSIONALITÀ ASSOLUTA – Mantenere i propri ruoli ben distinti e mai comportarsi da “marito e moglie” davanti agli altri dipendenti: questo atteggiamento influirebbe negativamente sulla vostra autorità e, ancora peggio, sulla vostra professionalità.
Amici e lavoro, un connubbio perfetto per una società vincente
A CENA NIENTE LAVORO – Per quanto la tentazione sia forte, evitate di portare argomenti di lavoro anche a tavola perché ne risentirebbe incredibilmente la vostra intimità, ma lasciate questo tipo di argomenti per la mattina dopo, quando valicherete di nuovo la porta dell’ufficio
MAI MISCHIARE VITA PRIVATA E AFFARI – Liti, gelosie, ripicche, non sono ammesse davanti ai dipendenti o ancora peggio ai clienti. Se avete fatto nottata ad urlare e a lanciarvi i piatti, questo non deve assolutamente trapelare a lavoro, piuttosto riservatevi il secondo round per la sera successiva.
NIENTE COMPETIZIONE – Condividere un mestiere è possibile solo nel caso in cui non ci siano dinamiche competitive tra i due coniugi: voler primeggiare a tutti i costi, esaltare le proprie qualità sminuendo (anche involontariamente) quelle del partner, questi atteggiamenti non solo rischiano di creare dissapori all’interno dell’azienda, ma abbassano profondamente l’autostima del compagno, portando inevitabilmente a una rottura nella coppia