Coppia: come superare la crisi dopo la nascita di un figlio
La nascita di un figlio non è il coronamento di una storia d’amore. O almeno non lo è nell’immediato. Nel primo anno di vita di un bebè i neogenitori si trovano ad affrontare un tale cambiamento da mettere a dura prova la loro solidità come coppia. Se poi non riescono a superare gli scossoni iniziali, la crisi può trascinarsi per anni con il rischio di sfaldare la famiglia. Un neonato porta con sé dei cambiamenti difficili da immaginare nella precedente vita a due: le variazioni fisiche, ormonali e psicologiche della neomamma sono notevoli e già da sole basterebbero a mettere in discussione l’armonia di coppia. Si devono poi aggiungere i nuovi ritmi di vita, le notti insonni, le preoccupazioni: in questo contesto il nervosismo sale alle stelle e un litigio occasionale potrebbe trasformarsi in routine sino a distruggere il rapporto.
Ma perché un bambino è così “pericoloso” per la coppia? E come fare ad attraversare indenni questo periodo così impegnativo? Ce lo spiega lo psicoanalista e professore di Psicologia Clinica all’Università di Bologna, Roberto Pani.
Crisi di coppia e nascita di un figlio: quali sono le cause
“La crisi di coppia dopo l’arrivo di un figlio può capitare per diverse ragioni: quando la coppia sta insieme senza essersi conosciuta adeguatamente. Oppure è gracile o troppo giovane, non pronta a tollerare le impreviste frustrazioni e le fatiche dalla funzione genitoriale” ci spiega lo psicoanalista Roberto Pani “Oppure – prosegue – il figlio non era desiderato da entrambi allo stesso modo all’interno della coppia e la nascita porta scombussolamento e perdita di stabilità. Genera, specialmente nel padre immaturo, gelosia perché sente che l’interesse nei suoi confronti diminuisce in breve tempo”.
Insomma, per entrambi i genitori non è facile abituarsi al nuovo ruolo e senza la complicità necessaria c’è il rischio di “scoppiare” perchè è facile lasciarsi andare a cattive abitudini che fanno male all’amore.
Come cambia il rapporto con la nascita di un figlio
Quando arriva un bebè la vita quotidiana può diventare molto complicata: stanchezza e stress generano irritabilità. Anche il semplice andare al lavoro, occuparsi delle faccende domestiche o organizzare gli impegni diventa una montagna inaccessibile da scalare. Già questo basta a mettere a dura prova i neogenitori, ma bisogna aggiungere anche gli scombussolamenti, fisici e non, della donna.
La neomamma, istintivamente, è portata ad accudire il bambino in modo totale, con il pericolo di creare una diade mamma-figlio inaccessibile per il neopapà. “In certi casi conviene non mostrare di interessarsi solo del neonato – consiglia Roberto Pani – per non alimentare la gelosia di un uomo che ha molto bisogno di attenzione a causa della sua storia pregressa”.
Ma il padre come deve comportarsi di fronte alla “nuova” donna che ha accanto a sé? “Essere molto vicino alla madre affettivamente e psicologicamente, valorizzarla, e alleviarla da certi sforzi e incombenze” raccomanda Pani.
Consigli per superare la crisi di coppia dopo la nascita di un figlio
Anche nelle coppie più solide si assiste a uno scombussolamento. “Alcuni mesi di crisi, circa 6, sono fisiologici – spiega il prof. Pani – ma in seguito si può pensare che ci siano difficoltà strutturali.
Per questo è importante essere consapevoli del cambiamento delle dinamiche e intervenire per risolvere una crisi che potrebbe protrarsi più del dovuto facendo male al benessere e alla serenità della coppia.
Chiedere un sostegno psicologico per la coppia
Un aiuto professionale centrato sulla coppia può essere di grande aiuto”. Attenzione quindi a non protrarre la “crisi” per troppo tempo, in alcuni mesi le nuove abitudini, gli impegni e la fatica devono essere “digeriti”.
Potrebbe interessarti anche Terapia di coppia: quando serve e come si svolge
Ritrovare l’intimità di coppia
Anche l’intimità di coppia viene messa a dura prova con un bambino in casa. “Se i genitori si vogliono bene fanno bene anche al bambino. L’intimità va tenuta separata ma deve riprendere il più presto possibile per vedere integrate le funzioni di genitori con quelli di figure che si amano. A volte è difficile perché la donna ha un calo del desiderio. Occorre pazienza da parte dell’uomo e molta comprensione” conclude Pani.
Organizzare il tempo per sè, per la coppia e per la nuova famiglia
Per evitare di sprofondare in una crisi senza fine bisogna agire per tempo, già dalle prime avvisaglie. Accettare il nuovo ruolo di genitori, i nuovi ritmi ma cercando di ritagliarsi degli spazi personali. Anche se all’inizio sembra impossibile, per la neomamma è fondamentale “staccare” dal piccolo per una mezz’oretta al giorno, facendosi aiutare dal papà. Ma anche trovare del tempo per la coppia: se hai una persona di fiducia puoi lasciare il tuo piccolo anche solo per pochi minuti, il tempo di fare due passi e prendere un caffè con il tuo partner. Potrete parlare e confrontarvi senza il pericolo di essere interrotti in modo imprevedibile dal neonato. Ma anche trascorrere del tempo di qualità in 3 è di aiuto: in fondo siete una famiglia e con un piccolino di pochi mesi potete permettervi una cena fuori, la visita a una mostra o una passeggiata al parco… quando il bimbo crescerà questi momenti saranno più difficili da gestire!
Essere comprensivi e aperti al dialogo
Ricordatevi anche che la comprensione e il dialogo sono importanti, come in tutte le fasi della coppia: inutile discutere col sottofondo del pianto del bebè. Meglio rimandare a quando dorme o a quando potete stare un po’ da soli. Ma tornate sugli argomenti irrisolti, per evitare che si accumulino diventando delle montagne.