Cosa fare se il tuo partner è viziato o mammone

I primi tempi lo avevate preso per un inguaribile romantico. Tenero, dolce, sensibile a tutto – anche agli sbalzi di temperatura, per cui via ha gentilmente chiesto di comprargli subito del burro di cacao all’aloe vera profumato. Quando avete scoperto che si commuoveva come voi per Armageddon e piangeva davanti a Grey’s Anatomy, la cosa vi ha colpite. Ma quando l’avete beccato coi lacrimoni per Dumbo avete iniziato a pensare.

Innamorarsi di un uomo che è già padre: com’è amare un uomo che ha figli da un’altra donna?

E poi è diventato tutto chiaro. Lui non ha idea di come si apra una lavatrice. Non ha mai stirato una camicia, nè si è mai cucinato un piatto che sia più impegnativo di un surgelato da riscaldare. Quando gli avete preparato la famosa prima cena romantica, dando fondo a tutte le vostre energie creative, dopo aver seguito il mini corso online e a pagamento dello chef stellato davanti a 23 portate cucinate con immenso amore – panini lievitati al cumino compresi – si è limitato a commentare: “ma mamma la cipolla non ce la mette”. Se i sintomi ci sono tutti la diagnosi è una sola: vi siete innamorate di un mammone.

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Identikit del mammone

Di base viziato, spesso figlio unico (ma non è detto, può anche essere l’unico maschio del casato o un bimbo soffocato come una scimmia dall’amor materno) il mammone è l’eterno Peter Pan, bisognoso di cure, esigente al limite, lamentoso e immaturo.

Abituato sin da piccolo a essere il centro del mondo, coltivato come una rosa rara dalle amorevoli immense cure della famiglia, accontentato in ogni richiesta, al mammone manca una parte fondamentale della crescita: il taglio del cordone ombelicale. Vi sarà anche capitato di sentirlo litigare con sua madre, ma non fatevi illusioni. Lui non stava chiedendo – seppur con immenso ritardo, a meno che non stiate con un 16enne – la sua giusta autonomia. Lui stava solo facendo i capricci.
Riconoscere il mammone d’impatto non è semplice, almeno finchè non lo sentirete discutere al telefono sull’orario a cui si deve buttare la pasta quando torna dalla partita di calcetto. Sulle prime il mammone, con uno spiccato senso estetico, ben curato e pettinato (da mamma, magari) profuma di bucato e ha le unghie perfette.

Educato, sorridente, quando vi racconta di saper piangere davanti a un tramonto voi sospirate e già lo adorate. Non pensate certo che le sue lacrime le versa per l’eczema solare che ha ricevuto dopo un giorno in riva al mare a giocare a beach volley, perchè nella borsa non ha trovato la crema solare che qualcuno ha dimenticato di infilare. E ora che l’avete scoperto, che si fa?
 

Cercare di farlo crescere o….

Gli uomini non cambiano. Lo cantava Mia Martini anni fa, ed è una struggente verità. Però dei piccoli progressi si possono avere anche coi Peter Pan più incalliti. Perchè fra diventare mister maturo e indipendente – e se ambite a questo, cambiate subito uomo – e crescere un po’ c’è una bella differenza. Le strategie da attuare sono chiare.

Il ragazzo va spinto a crescere. Potete provare, se lui è molto innamorato, con la mossa del ricatto. O te ne vai di casa dei tuoi o addio. O ti rifai il letto da solo o me ne vado io. Purtroppo i ricatti, di fronte a situazioni che chiamerei ancestrali, rendono poco. Mammà è rassicurante e protettiva è bella e buona. Voi siete delle carogne che invece di coccolarlo cercate di farlo soffrire.

Dove non arriva la paura di perdervi, potrebbe allora arrivare il buon senso. Un patto, una proposta, un venirsi incontro, tanto per capire se almeno una volta al mese le lasagne di mammina possono aspettare. Primo step: chiedetegli di non nominare di continuo la sua genitrice e di non paragonarvi continuamente a lei.

Secondo step: affittate un bambino e fategli notare che lui ha i suoi stessi atteggiamenti. Scherzi a parte, a meno che non si tratti di casi disperati, cercate di parlarne con lui e di capire il suo livello di consapevolezza della sua “mammonaggine”. Se il ragazzo si rende conto di essere un tantino viziato, spronarlo a condividere responsabilità e a vivere in autonomia potrebbe funzionare. Forse gli manca solo il buon esempio. E un’altra mamma che gli insegni a crescere….

…scappare a gambe levate

Se la situazione per voi si fa insopportabile, l’unica soluzione è mollarlo. Ma non crediate sia semplice. Abituato com’è ad avere tutto, il mammone vive spesso di strategie seduttive e manipolatorie e metterà in campo ogni sua energia per crearvi sensi di colpa e farvi desistere.

Lacrima facile e vittoria scontata, il viziato Peter Pan penserà di potervi tenere per la gonna. E per farvi mollare dovrete mettercela tutta. Diciamo che chiudere con un mammone richiede un 7/10 di impegno e molta lucidità. Se un discorso chiaro e lapidario sulla sua immaturità non risulterà convincente, provate a distuggerlo con raffinate armi psicologiche.

Sobbarcatelo di responsabilità. Riempitelo di compiti domestici e aspettative. Crollate – per finta – al suo collo ogni sera raccontando di problemi sul lavoro. Fategli lavare i piatti. Non stirategli mai una camicia. Parlate male di sua madre in ogni occasione. Fingetevi fragili e indifese. Laciate in giro, casualmente, decine di riviste sul matrimonio e i figli.

Se è un mammone doc scapparà a gambe levate, andando a piangere sulle ginocchia di mammina, che lo accoglierà festante ripetendo: te l’avevo detto io. Se invece davanti alla vostra dichiarata ostilità mascherata da bisogno darà segni di cambiamento, a festeggiare sarete voi: il vostro mammone, se ancora lo volete, sta crescendo.

Se a voi il mammone piace

Nessuno ha detto che scoprire di amare un mammone debba essere necessariamente un dramma. Se avete l’indole da donna chiocchia e vi piace organizzare le vite altrui, tutto sommato un bambinone di cui prendervi cura non è una disgrazia così grande. Magari a voi piace raccontare le favole anche se lui ha 45 anni, e non trovate strana la sua adorazione verso la cucina materna, a cui vi accostate con sapiente rispetto.

Siete donne forti a modo vostro, non competitive e un tantino ansiose. Sfogate la vostra voglia di tener sotto controllo tutto sistemando la vita di una persona che non ha nessuna intenzione di farlo. Un po’ Wendy e un po’ Trilly rammendate il pigiama del vostro Peter Pan, gli sistemate le camicie ogni giorno e lo accudite al minimo raffreddore. Vi piace farlo e la ricompensa vi sta bene. Perchè se di mamma ce n’è una sola, subito dopo ci siete solo voi…