Cosa vuol dire amore platonico e qual è il suo significato oggi
Celebrato da poeti e scrittori, l’amore platonico è il sentimento che lega due persone al di là del contatto fisico. Che si tratti di un tipo di amore da riscoprire in tempi di distanziamento sociale?
Spesso l’espressione “amore platonico” è usata per definire una relazione slegata rispetto alla realtà: un amore puro e perfetto che vive nella mente e fra i sogni, dunque in una perfezione che nasconde una fondamentale incompletezza.
Secondo la psicologia la tendenza a coltivare relazioni platoniche può nascondere il bisogno di rifugiarsi in un mondo di fantasia e la paura del confronto con la realtà, più difficile e meno perfetta, ma concreta, tangibile, autentica. Tuttavia, l’amore platonico non identifica solo una relazione fra amanti.
A metà strada fra attrazione mentale e desiderio utopico, questa relazione vive sul piano ideale, trascina l’anima, si trasforma in ammirazione e condivisione di idee, ispirazione. Perché, dopotutto, «La passione non è cieca, è visionaria» scriveva Stendhal.
Il desiderio ci aiuta a crescere e costruire le nostre idee sull’amore. Come ricorda il poeta e filosofo libanese Khalil Gibran «Il desiderio è metà della vita, l’indifferenza è metà della morte». Attraverso l’assenza si genera un movimento dell’anima.
Dall’opera di Platone, perchè è a lui che dobbiamo risalire, emerge l’idea di una comunanza profonda, l‘energia che è in grado di unire due persone attraverso la stima tanto da coinvolgere la mente e occupare i pensieri.
Amore platonico: le origini
Secondo l’etimologia il termine ‘platonico’ deriva dal nome del filosofo greco Platone, vissuto ad Atene fra il 428 a.C e il 348 a.C.
Il Simposio, o Convivio, è uno dei suoi dialoghi più celebri. Nell’antica Atene è una notte di festa, vino e amicizia: il padrone di casa chiede agli invitati di scegliere un argomento. Il tema della serata è l’amore, così ogni amico interviene e, a turno, svela la sua visione. Socrate, maestro di Platone, racconta che Eros nasce dall’unione di Pòros, l’espediente, e Penìa, la povertà.
Tutto accadde il giorno in cui nacque Afrodite, dea della bellezza: durante i festeggiamenti in suo onore Pòros, che nella mitologia greca rappresenta l’ingegno, si addormenta nei giardini di Zeus, ebbro. Penìa, personificazione della povertà, lo vede e approfitta della sua ubriachezza nella speranza di generare un figlio. ll figlio sarà Eros, principio di desiderio, passione amorosa, essere in parte divino e in parte umano, positivo e negativo.
Attraverso le parole di Platone, emerge il mito come metafora di una condizione esistenziale: l’amore nasce dal bisogno e prende vita dall’assenza, da ciò che non abbiamo e che smuove il nostro desiderio. Amore non solo come fatto fisico, bensì pulsione dell’anima, stimolo che appartiene al mondo invisibile.
Ma che cosa definiamo oggi con amore platonico?
L’amore platonico nell’era di Tinder
Le coppie nate in modo “virtuale” non sono più un’eccezione, ma piuttosto la regola. Tantissime sono le relazione nate grazie a Tinder o altre dating app. Ma se molte delle persone che si conoscono in questo modo nel giro di poco tempo si incontrano dal vivo e vivono una relazione in tutto e per tutto normale, alcuni tendono a lasciare la relazione nel “virtuale” senza mai incontrarsi dal vero. Questi amori si possono definire platonici? Può accadere quando si tende a idealizzare l’altra persona, evitando il confronto con la vita al di là dello schermo.
Nel 2015 il 32% degli uomini su un campione di 1.215 ha ammesso un calo del desiderio generalizzato. Secondo gli esperti la scarsità o assenza di rapporti sessuali è un fenomeno che interessa sempre più coppie: lo stile di vita della società occidentale porta a sublimare il desiderio trasferendo la carica sessuale sul piano della carriera.
Lavoro, performance sociale, passioni del tempo libero si sostituiscono alla fisicità della relazione.
In questo senso, il web può amplificare la tendenza al distacco. Possiamo chattare, conoscere nuove persone e persino cominciare una relazione senza aver mai incontrato e toccato l’altro. Tuttavia, l’amore platonico non è solo questo.