A volte rimproveriamo agli uomini di pensare solo al sesso, e forse sbagliamo. Perché le fantasie erotiche hanno un ruolo vitale nel tenere accesa la passione, nell’evitare la routine e anche nel creare quel desiderio, e contribuiscono al piacere, tanto che è un fatto ormai noto che – soprattutto le donne – le usino per accrescere l’eccitazione anche con il partner. E poi ammettiamolo: quale donna non si è mai persa nell’immaginare qualche gioco da sperimentare, qualche scenario particolarmente torrido, quasi inconfessabile?
Quello che a volte ci inibisce dall’esplorarle, dal proporle o più semplicemente dal raccontarle, è che alcune possono sembrare troppo bizzarre, o imbarazzanti, e restano bloccate dalla paura di non essere accettate, comprese, di essere giudicate e rifiutate. Ma questo succede soprattutto perché a volte ancora si pensa, sotto sotto, che avere delle fantasie hard non sia del tutto normale, quando invece è assolutamente naturale, soprattutto nelle donne, in cui l’erotismo privilegia la dimensione mentale, immaginifica. In altre parole, ci lasciamo “spaventare” dalle fantasie erotiche perché non ne conosciamo il significato.
Ma fortunatamente gli scienziati e gli psicologi si sono occupati anche sondare questo segreto.
Ad esempio, Ian Kerner – sexpert americano – ha spiegato in un articolo il significato e l’origine delle fantasie erotiche più diffuse nelle donne. Nulla di cui aver paura, ma da utilizzare come carburante per l’orgasmo e per una vita sessuale più soddisfacente, in cui la fantasia mette le ali al desiderio.
La prima conclusione a cui giunge, citando il saggio scandalo A billion wicked Thoughts, è che “uomini e donne hanno entrambi fantasie, ma sono un po’ diverse tra loro. Le donne fantasticano su cosa un uomo potrebbe fare loro. In breve, si eccitano quando si sentono desiderate”.
E in particolare in questi contesti erotici, piuttosto comuni:
– Fare sesso con uno sconosciuto è particolarmente eccitante perché permette, anche solo con l’immaginazione, di tornare ai primi tempi di un rapporto, quando la passione era imprevedibile e tempestosa, e i corpi e le variazioni del piacere erano ancora tutte da scoprire, ancora estranee. Se capita di fantasticare su un uomo diverso dal proprio partner di sempre non c’è da preoccuparsi e non significa necessariamente che in camera da letto non ci sia soddisfazione. Ma se le fantasie compaiono per scacciare una noia opprimente, beh, è un altro discorso, su cui varrebbe la pena riflettere.
– Essere dominanti a letto, è una diventata una fantasia comune soprattutto dopo la rivoluzione sessuale. Lo scenario della dominatrix, infatti, rivertita da un umile servo del suo piacere, non solo fa sentire le donne desiderate, con un uomo pronto ad accontentare i propri desideri con estrema attenzione, ma è anche una rivendicazione del possesso del proprio corpo, un’affermazione della volontà, a dispetto di un mondo che solo ora inizia ad essere meno maschilista.
– L’esibizionismo è piuttosto chiaro: una donna, desiderata dal partner, si sentirà ancora più desiderata se – o ha timore che – ci sia qualcun altro a guardarla e desiderarla, eccitandosi a sua volta, sempre di più.
– Desiderare di essere “prese con una certa brutalità” può essere una fantasia più scomoda delle altre ed è nota anche come “fantasia dello stupro”. Ma il significato è molto più semplice e molto meno inquietante della parola: quale donna potrebbe resistere al desiderio di un uomo – anche il proprio partner – così forte da piegare persino la sua volontà? E se non sembra ancora accettabile, basta pensare a quanti film propongano eccitanti scene di passioni un po’ violente…
– Il triangolo, più o meno l’hanno considerato tutti. Ed è ancora l’essere desiderate non da uno, ma da ben due uomini (o donne?) che si impone nella fantasia, scatenando l’eccitazione.
In conclusione, sembra che per far aderire la fantasia e la realtà le donne abbiano bisogno di una sola cosa: sentirsi amate, con grande passione.