Le relazioni tira e molla possono essere rappresentate da due parole “estasi e tormento”. Sì, perché i cosiddetti rapporti on/off sono estremamente particolari e, per quanto incredibile, sono persino estremamente diffusi. Avere una relazione in cui si taglia e si cuce continuamente è un inferno emotivo, un giro in altalena in cui la coppia non riesce mai a stabilizzarsi. Ma perché ci si lascia e ci si riprende? E quali sono gli effetti sulla mente e sulla salute? Non vanno sottovalutati: ecco i motivi.
Storie tira e molla: quando ci si lascia e ci si riprende
Partiamo da una premessa doverosa: dire basta, dire addio a un amore non è facile. Ed è forse per questo che si creano delle situazioni molto particolari, in cui si sta male sia in coppia che senza il partner. Dare un taglio diventa sempre più difficile, soprattutto quando, dopo essersi lasciati, si decide di riprovarci. Non esiste un punto di arrivo, e forse non arriverà mai. Non c’è nemmeno un equilibrio: è un continuo tormento, fatto di passione, dolcezza, ma anche di difficoltà e di ostacoli.
Una relazione tira e molla è caratterizzata da alcuni elementi, caratteristiche ricorrenti, che si ripropongono un po’ in tutti i rapporti. Non menzioniamo neppure il dispendio di energie che vengono impiegate per “resistere” in un rapporto di coppia che non ha futuro, e nemmeno un lieto fine. Ma perché succede?
Le caratteristiche delle relazioni tira e molla: come iniziano
Perché finiamo in una relazione tira e molla? Qual è il meccanismo che scatta? Che cosa si inceppa esattamente? Possiamo forse menzionare la classica situazione in cui si ha paura del futuro: non conoscendo la strada, non sapendo cosa arriverà dopo, il passato suona come una musica dolce, molto confortevole, forse fin troppo. Insomma, spesso i rapporti on/off fanno anche comodo, in base alla situazione: sembra quasi giusto tornare insieme.
Ma riprendere una relazione che non ha funzionato vuol dire rischiare di entrare in un circolo emotivo molto intenso, in cui ci sono anche degli effetti dannosi per il corpo e per la mente. In ogni caso, spesso queste coppie si ritrovano ad affrontare anche un percorso psicologico, perché c’è una domanda alla base a cui bisogna rispondere: da cosa si scappa?
Gli effetti di lasciarsi e riprendersi sulla salute
Certi amori finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano. Non è solo una strofa di una canzone famosissima, ma è la realtà per tante coppie. Ci sono troppi problemi da non sottovalutare quando si parla di rapporti on/off, come per esempio la crescente ansia di non sapere quanto durerà questa volta, senza menzionare l’angoscia psicologica, che spesso può portare con sé disturbi fisici.
Sono poche le eccezioni che confermano la regola: di solito, quando si sceglie di lasciarsi momentaneamente, per prendere una pausa, per riflettere sul futuro. Ma sono casistiche rare, in cui c’è alla base un amore profondo, un legame indissolubile, un affetto che va ben oltre gli addii ripetuti nel tempo. Per questo motivo, i legami tira e molla non vanno confusi con la classica pausa di riflessione.
Come chiudere un rapporto in modo definitivo
È inutile continuare a riprovarci, a stare insieme. Ci sono tanti consigli per chiudere un rapporto definitivamente, ma ovviamente ogni situazione è a sé. Devi proteggere quel che è stato, e quel che sarà. Devi pensare a te stessa, senza dimenticare l’amore che hai provato. Chiudere significa andare avanti, accettare che non c’è più nulla da fare. E dire addio non è mai semplice, né immediato.
Datevi del tempo. Potete farlo in modo brusco, certo, chiudere definitivamente, ma è proprio così che si ripresenta il tunnel del tira e molla. Parlate del perché non funzionate come coppia. Scegliete di impostare una comunicazione immediata e sincera sui vostri sentimenti. Senza falsità. Soprattutto, senza darvi false speranze. Se l’amore è finito, è inutile forzarlo. E se c’è l’amore, ma non funzionate, il vostro non è l’incastro perfetto che credevate.
Ma ci sono dei vantaggi?
Una domanda interessante è la seguente: i rapporti tira e molla hanno dei vantaggi? Secondo gli psicologi, tale frequentazione è da descrivere come un’abitudine ciclica, che presenta diversi effetti negativi, ma anche qualche “vantaggio” temporaneo. Per esempio, molte donne e tanti uomini odiano ricominciare dall’inizio: trovare una persona da frequentare, da conoscere.
In poche parole, questi rapporti sono un po’ dei palliativi, situazioni di comodo, una sorta di “comfort zone dell’amore”. Ma l’amore è finito una volta, e può finire di nuovo, senza considerare che fare sul serio vuol dire impegnarsi e andare oltre.
Infine, una riflessione: l’impegno non sempre è sufficiente. Ci sono delle situazioni in cui scegliere di “riprendersi” non è una buona idea, ma l’inizio della fine. In questi casi è molto meglio andare avanti, anche se è doloroso. Alla fine, il dolore sarà cancellato. Dal tempo, dall’amore verso se stessi. Da un nuovo (e migliore) inizio.