Insomma queste misure contano o no? Quante volte, scherzando, ci siamo ritrovate a chiederci, con le amiche se fosse un 13, un 15 oppure un 18? E non dite di no perché non ci crediamo. Ma allora l’attrazione per un uomo passa anche per le sue misure intime? A quanto pare sì: esattamente come l’altezza, il girovita e le spalle, quando si parla di sesso le dimensioni di un uomo sono importanti.
Ad affermarlo è uno studio dell’Università di Ottawa. E sottolinea pure come, per noi donne, non è sempre facile e scontato riuscirne a parlare. Solo 33 donne su 100 ammettono senza esitazione e imbarazzi che sì, insieme all’intesa erotica, le dimensioni contano in una relazione.
Ma è un’altra indagine, questa volta inglese, del King’s College di Londra, che ha studiato oltre 15mila ‘membri’ in tutto il mondo, che ha stabilito uno standard: 12/13 centimetri di lunghezza sarebbe la misura ideale del pene in erezione perché la donna sia pienamente soddisfatta. Insomma, se per gli uomini sono sempre state importanti, anche per il genere femminile le misure giocano un ruolo determinante.
La consapevolezza del valore delle dimensioni aumenta in maniera proporzionale all’età della donna:
– le ragazze molto giovani non danno infatti ai numeri del sesso la stessa importanza di una quarantenne, perché vivono prevalentemente di amore romantico e se amano e sono ricambiate, per loro davvero le misure non contano.
– tra i 18 e i 30 anni si pensa più che altro ad essere belle fisicamente mentre col tempo la situazione cambia.
– superati gli ‘anta’ ci si rende conto che la sessualità a poco a che vedere con l’amore: dopo una separazione si cercano infatti storie di sesso e a quel punto si scopre il valore delle misure del pene e del diverso livello di piacere e godimento che possono dare. E così questo ‘aspetto’ dell’uomo acquista un’importanza maggiore. Potrebbe interessart anche: Sesso dopo i 65 anni.
Quanto incidono le misure del pene sul piacere sessuale?
Inutile dirlo, le dimensioni contano a patto però che l’uomo le sappia usare: senza desiderio e attenzione al piacere della partner, i centimetri sono davvero inutili! Gli esperti affermano che, data la lunghezza media di una vagina che si aggira intorno ai sette centimetri, un pene che in erezione misuri tra i 10 e i 12 centimetri, può permettere una penetrazione e un rapporto sessuale soddisfacente.
C’è anche chi dice che a fare la differenza tra le lenzuola non sia la lunghezza, ma la circonferenza. Non ci crederete ma è verissimo: durante l’atto sessuale il pene ‘dotato’ aderisce bene alle pareti vaginali, che sono una zona ricca di terminazioni nervose, producendo sensazioni molto piacevoli. Al contrario, un membro piccolo, comporta la necessità per la donna di stringere i muscoli dell’anello vaginale per tentare di sentirlo. E le cose si fanno più difficili.
Meglio allora un super o un micro dotato? Diciamo che un uomo molto dotato ha un pene che misura circa 20 centimetri in erezione (e può arrivare anche a 25 centimetri), se invece non supera i sei, sette centimetri allora dobbiamo parlare di micro dotati. Non è detto però che un super dotato possa piacere, perché per alcune il troppo stroppia: un pene molto grosso può provocare dolore o addirittura abrasioni al collo dell’utero. E il più delle volte, con l’intento di essere delicati, si perde la passione. Il problema dei microdotati riguarda invece l’assenza totale di stimolazione clitoridea, la zona più erogena di noi donne.
Gli uomini iniziano fin da piccoli a confrontarsi sulle misure. E non sono pochi i ragazzi che soffrono di ansia da prestazione, che si tratti di super-micro o normo dotati! Sarà per tutte queste considerazioni che le dimensioni del pene sono ancora un argomento tabù per il sesso forte?