Quella che siamo abituati a chiamare con il termine di “impotenza“, in realtà è una seria disfunzione erettile determinata dall’incapacità di ottenere oppure di mantenere l’erezione del pene durante l’atto della penetrazione e del rapporto sessuale.
Che si tratti di un disturbo persistente oppure occasionale, l’anomalia causa certamente un disagio notevole e difficoltà interpersonali difficili talvolta da affrontare.
Ma cosa significa esattamente disfunzione erettile? Ci si trova di fronte al disturbo dell’erezione quando, nonostante il forte desiderio, non si riesce ad avere un adeguato afflusso di sangue e una corretta rigidità del membro: ecco perchè è impossibile avere un rapporto completo.
Quando l’impotenza è sporadica non deve destare preoccupazione, se però il problema persiste allora occorre capire se è legato alla sfera fisiologia o psicologica. Anche perché può colpire a tutte le età.
Tre tipi di disfunzione
Le cause della disfunzione erettile possono essere davvero molte, come detto, di derivazione emotiva oppure fisica. Ed esistono diverse tipologie di impotenza: si va dall’impossibilità di generare figli, causata dall’assenza di spermatozoi o da una loro anomalia, all’incapacità fisica di eiaculare, fino alla vera e propria impossibilità del pene di tendersi adeguatamente.
Le cause più comuni
Come è possibile che ciò avvenga se siamo evidentemente eccitati? Durante la fase di “riscaldamento”, il cervello invia segnali positivi di benessere ai nervi del pene che innescano l’aumento del flusso sanguigno producendo rigidità e volume. Ma quando si riscontra una disfunzione erettile, significa che ciò non avviene e che esiste qualcosa che interferisce con la circolazione del sangue, con il sistema nervoso, oppure con la libido e con il livello di desiderio sessuale.
Nella maggior parte dei casi, lo stress, così come l’ansia da prestazione, la depressione, anche in fase iniziale, oppure un nuovo partner possono avere un impatto negativo sull’emotività e sulla qualità della vita sessuale e, purtroppo, come è facile intuire, il timore di fallimento provoca preoccupazioni e una ridotta sensazione di piacere.
Insomma, se si entra in questo loop, occorre un esperto per riuscire ad uscirne.
Impotenza e malattie
L’impotenza può essere però anche la conseguenza di alcune malattie come il diabete – l’incapacità del corpo di utilizzare l’insulina danneggia i nervi collegati all’erezione del pene – l’Alzheimer, il Parkinson o la Sla.
Può essere causata da un importante intervento chirurgico, da chemioterapia, da afetamine, β-Bloccanti, diuretici, ansiolitici, oppiacei, antidepressivi così come anche da un utilizzo prolungato di antistiminici. E persino dalla sfrenata passione per la bicicletta: la forte pressione sui genitali e sui nervi compromette infatti la funzione erettile del pene.
Prima di diventare allarmisti, però, è bene sapere che la presenza di erezioni spontanee durante la notte o la mattina appena svegli, esattamente come la capacità di mantenere l’erezione durante la masturbazione, sono prove inequivocabili del fatto che non ci siano cause organiche.
Diversi approcci terapeutici
Molte volte il disturbo viene preso sotto gamba perché agli uomini, ammettiamolo, non piace discutere di questi argiomenti, nemmeno con il proprio medico. Ma il dialogo con un esperto è l’inizio della soluzione al problema. Anche perché esistono diversi modi di intervenire: in primis i farmaci da assumere per via orale prima del rapporto sessuale, iniezioni locali o, in casi più gravi, anche un intervento di chirurgia vascolare che introduce una pompa che aiuta a drenare il sangue nel pene oppure una protesi che consente allo stesso di ottenere la giusta rigidità.
I rimedi naturali
In caso di disfunzione saltuaria e sporadica ci si può anche affidare a rimedi naturali o alternativi, come l’agopuntura.
E persino una sana ed equilibrata alimentazione è in grado di aiutare a migliorare il disagio: che ne dite dei cibi afrodisiaci? Sì, avete capito bene, parliamo proprio di quegli alimenti che facilitano l’eccitazione. I più famosi? Il pesce azzurro, il merluzzo e lo stoccafisso, i crostacei, le ostriche e il caviale: ricchi di omega3, iodio, fosforo, zinco, vitamine C ed E e soprattutto arginina, un potente vasodilatatore, sono perfetti per garantire il giusto apporto calorico.
E se non amate il pesce, potete sempre puntare su cioccolato, curry, liquirizia, zafferano, ginseng e peperoncino. Ma anche zenzero, anice, noce moscata e coriandolo. E poi un buon bicchiere di vino rosso, che grazie alla ricchezza in tannini alimenta il piacere.