Il super partes – E’ questo il parente “politically correct” di cui chiunque vorrebbe fare a meno. Se è del ramo del nostro ex, probabilmente sta mentendo. Se è dei nostri, è da fucilare seduta stante, soprattutto mentre lo ascoltiamo blaterare che il torto sta sempre da tutte e due le parti, anche se siamo state cornificate con nostra sorella mentre eravamo incinte di 8 mesi.

IL PARENTE PERFETTINO CHE CERCA LA COMPETIZIONE

 

Il pulisciculo – E’ costui l’immancabile parente che crede che darci ragione su tutto sia l’unica via, o almeno la sola percorribile in questo momento. Va tenuto alla larga sopratutto nelle serate più buie, quando rischiamo di finire a letto col nostro collega nerd solo per vendetta, e lui invece di farci ragionare continuerà a ripetere “massì, in fondo hai diritto di rifarti una vita”.

L’inquisitore – Il contrario del pulisciculo è colui o colei non ci concede invece nessuna attenuante, nemmeno se abbiamo ragione; se invece siamo state noi a lasciare, potrà anche decidere di vandalizzare la nostra auto o affrescare il nostro muro di casa con la scritta “puttana”.

L’ottimista – E’ colui o colei non smette mai di pensare che sicuramente è solo una fase e torneremo insieme, anche dopo che il nostro ex si è trasferito in un altro continente insieme alla sua nuova moglie incinta.

L’”armiamoci e partite” – C’è sempre chi pensa che la nostra reazione più auspicabile sia ora perdere 5 kg, comprare biancheria intima aggressive e dare tutto per la riconquista del perduto amore.

Il “chiodo scaccia chiodo” – In alternativa, il prossimo passo è presentarci uomini a casaccio, purché single: “bisogna voltare pagina”, anche se la firma sulle carte del divorzio ha ancora l’inchiostro fresco. Questo, sempre che non abbiate un qualche cugino o cognato acquisito che ce la cerchi personalmente: non aspettava altro da anni, che felicità.