E' la casa coniugale la più grande perdita economica che subisce chi si trova ad affrontare una separazione o un divorzio. Molto spesso le spese raddoppiano essendo uno dei due coniugi obbligato a cercare un'altra sistemazione, magari quando ancora è costretto a pagare il mutuo per l'acquisto della prima casa comprata durante il matrimonio.

CASA CONIUGALE, A CHI SPETTA E PERCHE'

Secondo un'indagine realizzata da Demoskopea – Immobiliare pubblicata sul sito dell'Ansa, questa è la situazione di circa 610.000 separati, di cui 362.000 sono uomini e 248.000 sono invece donne. Ancora l'Ansa riporta che il 18% delle donne corrisponde il mutuo contro il 28% degli uomini.

Sempre secondo lo studio il momento più difficile economicamente per i separati è il primo anno, quando oltre la metà delle persone separate deve ancora versare le rate del mutuo. Il secondo problema sottolineato dallo studio di Demoskopea è l'estrema problematicità a cui i separati vanno incontro quando cercano di ottenere un secondo mutuo per un'altra casa.

Oltre la metà dei separati che presentano richiesta per un secondo mutuo alle banche se lo vedono rifiutare. Lo studio rileva infine come proprio queste pressanti difficoltà finanziare spingano i coniugi separati a continuare a vivere, almeno in un primo momento, sotto lo stesso tetto nella casa coniugale.

Rispetto a chi invece riesce ad affittare un nuovo appartamento, resiste un 10% che si vede obbligato a tornare a vivere con i genitori, situazione decisamente non facile.