Nel mondo delle relazioni, l’idea di dover essere “guariti” prima di iniziare a frequentare qualcuno è diventata un argomento ricorrente, soprattutto sui social media. Ma cosa significa davvero essere “guariti” e, soprattutto, è davvero necessario raggiungere uno stato di perfezione emotiva prima di aprirsi a una nuova relazione?
Il concetto di “guarigione” e gli appuntamenti
Il dibattito sull’essere “guariti” prima di iniziare una nuova relazione si è amplificato grazie a social come TikTok e Twitter. Un esempio recente è un tweet della nutrizionista olistica Arielle Simone, diventato virale, in cui affermava che «nessuno dovrebbe uscire con qualcuno finché non ha messo a posto la propria vita». Per Simone, mettere in ordine la propria vita include seguire una routine di allenamento regolare, mangiare sano, avere una pratica spirituale, andare in terapia e gestire le proprie finanze con disciplina. Questo standard, però, solleva interrogativi importanti: è davvero realistico o equo richiedere tutto questo prima di entrare in una relazione?
Prospettiva irrealizzabile
Molti utenti di X hanno prontamente fatto notare che non tutti possono accedere facilmente alla terapia o raggiungere la stabilità finanziaria. Inoltre, hanno sottolineato come le relazioni non debbano essere un traguardo da raggiungere solo una volta raggiunta una presunta perfezione personale. La vita è imperfetta, e così lo sono le persone. Chiedere di “guarire” completamente prima di uscire con qualcuno rischia di escludere molte persone dalla possibilità di sperimentare l’amore.
Il percorso di crescita personale
A prescindere dalle possibilità, lavorare su se stessi può sicuramente rendere una persona un partner migliore. La psicoterapeuta Jodie Slee, specializzata in relazioni, afferma che in un mondo ideale le persone affrontano i propri traumi e blocchi cognitivi prima di iniziare una nuova relazione. In questo modo, il passato non influisce negativamente sul presente. Tuttavia, come sottolinea Slee, «non viviamo in un mondo perfetto». Ciò significa che aspettare di essere completamente guariti potrebbe farci perdere l’opportunità di incontrare qualcuno di importante. La chiave è la comunicazione: essere aperti e onesti su dove ci si trova nel proprio percorso di guarigione, e discutere ciò di cui si ha bisogno da una relazione in quel momento. La persona giusta sarà paziente e comprensiva.
Essere “guariti” è davvero necessario?
Uno degli aspetti più problematici della narrativa della “guarigione” è l’idea che l’amore sia qualcosa da meritare solo quando si è raggiunta una certa perfezione personale. Come osserva Arielle Simone, prendersi cura di sé aiuta a sviluppare un miglior discernimento nelle relazioni, ma questo non dovrebbe diventare un imperativo universale. Essere in grado di correre una maratona o seguire una dieta impeccabile non rende automaticamente una persona più capace di amare o essere amata. Anche l’Istituto Gottman, famoso per i suoi studi sui rapporti di coppia, ha esplorato il concetto di guarigione nei contesti delle relazioni. L’idea di dover guarire completamente prima di uscire con qualcuno potrebbe promuovere un’idea errata: l’autoisolamento come forma di protezione. Infatti, molti utenti su TikTok hanno raccontato come il “guarire” li abbia portati a evitare completamente le relazioni. Questo autoisolamento non permette però di sperimentare le sfide e le gioie che le relazioni umane possono offrire.
La comunità per “guarire”
Un punto spesso trascurato è che la guarigione, in molti casi, avviene proprio attraverso le relazioni con gli altri. Come affermano molti esperti, non si può guarire del tutto in isolamento. Le relazioni romantiche, come quelle amicali o familiari, sono essenziali per la crescita personale. Chiedere alle persone di aspettare di essere perfette prima di entrare in una relazione equivale a negare l’essenza stessa dell’amore: un continuo processo di crescita, compromesso e apprendimento reciproco. Alla fine, non si tratta di essere completamente guariti, ma di essere consapevoli dei propri limiti e di comunicarli in modo chiaro. Essere aperti e vulnerabili è una parte inevitabile delle relazioni, e il dolore o la delusione ne sono parte integrante. Ma questo non significa che non si meriti l’amore fino a quando non si è “perfetti”.