È un classico cliché femminile: le donne sognano un amore da favola, anzi, da film: romantico, ricco di colpi di scena, passionale e frizzante come una coppa di champagne, ovviamente a lieto fine… Davanti alla sterminata produzione cinemotografica di pellicole rosa confetto, resta solo da decidere quale. Ma è proprio la scelta il titolo a fare la differenza.
Secondo un sondaggio condotto dal club per single Eliana Monti, pare che la maggior parte delle donne single (34%) sogni una storia d’amore alla Sex & the City – eletto dalle intervistate come il film più romantico ad oggi – ricalcando il modello della coppia Carrie -Mr. Big. Al secondo posto, l’indimenticabile Dirty Dancing, scelto dal 29%, mentre al terzo troviamo un grande classico: Sabrina.
Ma. È proprio questo l’amore che sogniamo? Pensateci bene, perchè forse è tempo di aprire gli occhi e darsi una svegliata.
A parte Dirty Dancing – a cui non trovo nulla da obiettare, dopo tutto è un’altra versione de Il brutto anatroccolo che infonde speranza e autostima, nonché un’ottima occasione per ammirare la prestanza del compianto Patrick Swayze – Sex and the City e Sabrina assomigliano a sogni che se diventassero realtà potrebbero produrre una vera e propria valle di lacrime. E non si tratta di lacrime di gioia.
Prendiamo ad esempio la cara Carrie Bradshow. Carina ma non troppo, con molto stile, amiche tipicamente neyorkesi e tanta voglia di incontrare il big amore: in pratica è una Cenerentola che invece della scopa impugna la penna per scrivere le sue disavventure sessual/amorose e che a 40 anni ha l’intelligenza emotiva di un’adolescente. Mr. Big, dal canto suo è un uomo maturo, fascinoso, pieno di soldi e ovviamente tormentato, criptico e sfuggente: in pratica uno di quegli uomini che ti portano all’esasperazione e ti mollano davanti all’altare. Nel corso della serie e dei film, i due si prendono e si lasciano diverse volte, regalando alle spettatrici intense scene drammatiche.
“Ma” – direte voi – “alla fine va tutto bene!”. Ma viveste voi questa storia – quella che sognate – pensereste ancora che vada “tutto bene”? Vorreste realmente una storia così (travagliata) solo perché sullo schermo sembra tanto romantica? Siete proprio sicure di voler essere come Carrie e di volere un uomo come Mr. Big? Francamente, credo che come esempi di romanticismo si possa trovare di meglio. Basterebbe tornare a una favola nella sua originaria versione, dove il principe almeno era bravo, bello e buono, e non un bastardo patentato.
Ma passiamo a Sabrina: il personaggio interpretato dalla mitica Audrey Hepburn è un’altra Cenerentola, solo che invece che con uno, si deve destreggiare tra ben due uomini, che proprio principi azzurri non sono, nonostante la ricca dote: uno è un donnaiolo scansafatiche il cui unico impegno è dilapidare il patrimonio di famiglia nelle più svariate attività e con più donne possibili, l’altro (Humpfrey Bogart) è emotivamente frigido, lavoro-dipendente, probabilmente sessualmente represso e decisamente machiavellico. I due galantuomini a turno ignorano la povera Sabrina, figlia dell’autista, salvo poi contenderla dopo uno chiccosissimo restyling parigino (superficiali classisti!), e raggirarla in vari modi… Fortuna che tutto si scioglie in un lieto fine.
Sapete cosa vi dico? Sarebbe stato meglio se Sabrina fosse andata da sola su quella nave, alla ricerca di un focoso amante cubano, invece di perdere altro tempo con quei due bietoloni: il valore e la femminilità di una donna non dipendono dalla sua capacità redimere gli uomini.
Ed ecco i titoli di coda e la morale della favola: invece di sognare un amore da film, meglio diventare sceneggiatori, registi e protagonisti della propria vita, realizzando su misura la propria storia d’amore. “E vissero felici e contenti” esiste anche nella realtà ed è anche più bello.