«Se permetterete a un uomo di avere un rapporto anale con voi (e tale privilegio dovrebbe spettare solo a un amante davvero sensibile) imparerete ad abbandonarvi ciecamente non solo a lui ma a voi stesse, a perdere completamente il controllo». Queste parole (in realtà sono state leggermente ammorbidite per rispettare la sensibilità di tutti) sono tratte dal libro The Surrender (L’arresa), Lain editore, l’opera autobiografica della ex ballerina classica Toni Bentley che sta scandalizzando l’America. Perché eleva il rapporto anale a poesia, come se fosse l’unica espressione della sessualità a permettere la vera unione tra un uomo e una donna.
Al di là delle esagerazioni letterarie, bisogna riconoscere che questo libro ha il merito di far parlare di un tema scottante, attorno al quale ci sono sempre stati brusii diffusi, ma raramente parole chiare. «Eppure l’argomento interessa molte donne» assicura la psicosessuologa Veronica Vizzari. «L’atteggiamento è ambivalente: da una parte ci sono paure e dubbi, dall’altra c’è una sorta di fascinazione. Entrambe le pulsioni, però, nascono da un giudizio morale: fa paura perché è tabù, affascina proprio perché è tabù. Così ci si dimentica che è semplicemente una variante sessuale lecita, normale insomma, che si è liberi o meno di prendere in considerazione. Solo di questo si tratta».
Ma alcune donne si spaventano al solo pensiero, perché sono convinte che il dolore sia insostenibile. «L’ano è ricco di terminazioni nervose, come l’intera zona genitale» riprende l’esperta. «E i recettori nervosi possono dare sensazioni dolorose o di piacere a seconda del tipo di sollecitazione che ricevono. Se il tocco è gentile e lento, e soprattutto se la donna è rilassata, è più facile provare piacere. L’ideale è procedere per gradi, esplorando pian piano la zona, stimolando contemporaneamente anche la clitoride. In questi casi è consigliabile utilizzare un lubrificante: altrimenti può diventare davvero doloroso. Mentre il profilattico serve per proteggere dalle malattie sessualmente trasmesse». Per altre donne, invece, l’ostacolo è soprattutto psicologico: non se la sentono di lasciarsi andare. E allora, dice l’esperta, se ne può fare a meno. A letto, infatti, ci sono tanti altri aspetti da esplorare.