Insegnare a clienti e colleghi che devono rispettare la tua vita privata e il tuo tempo libero lontano dall’ufficio spesso è una vera sfida.

Tuttavia se non proteggiamo i nostri momenti di relax potremmo finire con il sentirci molto frustrate e andare in burn-out.

Il diritto al riposo

Tutti abbiamo il diritto di staccare completamente nel lavoro nel weekend o comunque per alcune ore a settimana e questi momenti devono essere protetti a ogni costo da quei colleghi e clienti che pensano di averci sempre a loro diposizione.

Senza questi momenti di relax infatti potremmo rischiare di andare in burn-out e non essere più performanti nel momento in cui poi dobbiamo davvero metterci al lavoro.

Il problema è che ormai, tra whatsapp, smartphone, e email, siamo sempre e costantemente connessi e quindi rintracciabili e contattabili: questo fa sì che le persone pensino di poterci scrivere a tutte le ore e si aspettano pure una risposta. Ma non è così.

Fuori dall’orario di lavoro, dobbiamo infatti abituare colleghi e clienti che devono rispettare i nostri spazi personali, e che non possono contattarci per qualunque cosa ma solo per le vere urgenze: è difficile? Sì, ma non impossibile.

Come far rispettare i tuoi spazi

A volte, esprimere le proprie idee o far rispettare la propria vita privata comporta assumersi delle responsabilità, e anche dire diversi no.

Questo atteggiamento non è sempre facile da portare avanti in quanto ci hanno spesso insegnato che dovremmo invece essere disponibili per fare bella figura e dare una buona impressione.

Tuttavia dire sempre di sì a colleghi e clienti a discapito della tua vita privata non ti fa fare bella figura, né apparire più professionale; anzi, abitua gli altri che tu ci sei sempre, che dici sempre sì e quindi, forse, non hai poi così tanto lavoro da fare o così tante responsabilità di cui occuparti.

Se restare in ufficio fino a tardi o tornarci anche nel weekend, accettare sempre dei compiti super urgente o rispondere sistematicamente al telefono a tutte le ore è diventata la norma, allora è il momento di fermarsi.

Vita privata e ufficio

Stare in ufficio è come vivere in una comunità di individui tutti diversi e spesso un po’ impiccioni: dalla collega che vuole sapere tutti i dettagli della tua vita privata, a quello che cerca di rifilarti il lavoro a tutte le ore del giorno e della notte.

Sapersi difendere da queste figure è cruciale per proteggere la tua vita privata e il tuo benessere psicofisico. Prima impari a dire di no con fermezza e spegnere le notifiche del telefono relative al lavoro alla sera e nei weekend, prima impari a vivere meglio il lavoro e il tempo libero.

Imparare a dire no

Dire di no non è sempre facile, così come mettere dei paletti: spesso. però non osiamo farlo, per non sembrare quelle che non vogliono fare quel piccolo sforzo extra per gli altri.

Tuttavia saper dire di no è un modo per affermarsi, ottenere rispetto e soprattutto per proteggere la propria vita privata. E dire di no, se lo facciamo nel modo giusto, naturalmente, non significa rischiare che colleghi e clienti ci considerino meno professionali.

Anzi, ti fideresti di un professionista che dice sempre sì a tutto e poi magari non porta a termine in modo eccellente i suoi compiti o i suoi lavori? Ecco, proprio per questo è molto importante imparare a definire spazi e tempi in cui è possibile essere contattati e far rispettare questi limiti, sia per proteggere il tuo benessere che per far valere il tuo lavoro e la tua professionalità.

Ma come si dice di no? Bisogna farlo in modo chiaro e conciso, senza dover raccontare a scuse, o fare discorsi interminabili, e spiegando con calma le ragioni del rifiuto.

Perché non so mettere dei limiti?

Una delle paure più grandi che abbiamo – in particolare sul lavoro, ma anche a casa – riguarda il timore di non valere abbastanza agli occhi degli altri, all’essere considerate poco professionali, non all’altezza e questo ci porta a non saper porre dei limiti e a non saper dire di no.

A volte però dire di no è necessario, per noi stesse e per gli altri; avere la possibilità finalmente di lavorare nei weekend, di riposare la sera senza mille richieste dei clienti, di staccare la spina e ricaricare le energie è fondamentale per mantenere un equilibrio psicofisico e poter lavorare bene.

Il rischio che corriamo, altrimenti, è quello di prtendere troppo da noi stesse, oltrepassando i nostri limiti e lasciando che gli altri calpestino le nostre esigenze e i nostri spazi.

E il rischio è che il il nostro corpo inizi a lanciare messaggi che possono tradursi in malessere, all’ansia fino a vere e proprie malattie da stress.