Come rendere il partner un perfetto casalingo
Parliamo di uomini e faccende domestiche: una questione spesso spinosa, nonostante le cose vadano migliorando. Spesso e volentieri – purtroppo – si continua a parlare di “aiuto” nella cura della casa, che a ben vedere non è il termine corretto.
Perché nelle faccende che riguardano la casa, le donne non devono chiedere aiuto, ma collaborazione. Il solo fatto di dire “mi aiuti a fare le pulizie”, presuppone che sia compito della donna farlo, e che se l’uomo la aiuta, le sta facendo un favore, e non sta adempiendo a un dovere che gli spetta in quanto convivente. Molto meglio usare il noi. Basta in effetti un po’ di buon senso per capire che la cura della casa non può essere appannaggio di uno solo, ma di tutte le persone che la abitano.
Insomma, i compiti in casa andrebbero spartiti in maniera equa e collaborativa, e non sotto forma di “favore” o di “aiuto” da lodare in maniera sperticata come se si facesse qualcosa di straordinario.
Ciò non toglie che – specie quando si inizia una convivenza, queste banali regole di buon senso vanno a scontrarsi con la dura realtà, e spesso scopriamo con rammarico che il nostro compagno non è così avvezzo a occuparsi della casa, o forse non con la stessa sollecitudine che avremmo noi.
Cosa fare? Non gettare la spugna: quello che devi fare è un lavoro di “educazione”, e sappi che a tua volta dovrai essere capace di essere flessibile e scendere a compromessi, il tutto all’insegna del sostengno reciproco e della complicità.
Dopo avergli dato qualche dritta su come affrontare le faccende domestiche, lascia che invece sia lui ad insegnarti a fare qualcosa di tipicamente maschile. Ad esempio fare qualche lavoretto di bricolage… Tu gli insegni come cucinare le lasagne? Lui ti insegnerà come usare il trapano. Così si instaurerà uno scambio di insegnamento/apprendimento, in cui lui si sentirà importante e valorizzato, e non sminuito dal fatto di dover solo imparare, potendo dare anche il suo contributo.
Parola d’ordine: collaborazione
Il concetto chiave, quindi, è quello di fare squadra: nelle faccende domestiche comportatevi come un vero e proprio team, cercando di suddividere i compiti a seconda di quello che vi piace di più, che vi riesce meglio, mantenendo un minimo di elasticità: a lui piace stirare e a te fare il bucato e stendere? Benissimo! Se vi litigate la stessa attività, o entrambi ripudiate immensamente lavare i pavimenti, fate in modo di alternarvi, facendo una volta per uno.
Così facendo migliorerete anche la vostra capacità di dialogo, di negoziazione e di organizzazione, affinando la complicità.
Se vuoi cambiare il suo approccio alle faccende domestiche, devi essere tu la prima prima a farlo, rivedendo alcune tue concezioni:
- Sbarazzati dei ruoli uomo/donna: nulla e nessuno ha deciso che tu ti devi occupare della casa, e nemmeno come o quando bisogna farlo: ognuno – e ogni coppia – ha il suo stile, anche nel tenere in ordine la casa.
- Dovere o piacere? Sbrigare le faccende domestiche spesso viene vissuta come una gran scocciatura, come un dovere che ci viene imposto. Se ci si sforza di considerarle come un prendersi cura del posto dove si vive, che ci riscalda e ci ripara, in cui trascorriamo tanti momenti piacevoli, occuparsene diventa meno pesante, anzi, può essere anche piacevole.
Lasciagli la possibilità di sbagliare e di imparare
Questo passaggio è fondamentale per l’educazione domestica del maschio: invece di dargli mille istruzioni, continuare a imbeccarlo con i “si fa così” o addirittura di fare tu al posto suo – perché sai già come si fa, perché sei più veloce, più brava ecc… – sovraccaricandoti di lavoro, lascialo fare di testa sua.
Fare pratica e potersi migliorare partendo dalla propria esperienza è fondamentale per l’apprendimento. Magari commetterà qualche errore (cosa mai sarà la biancheria che da bianca diventa rosa?), ma poi non sarà più dipendente da te per caricare la lavatrice.
E soprattutto: non pretendere che lui faccia le cose come le faresti tu. Siete due persone distinte e separate, è normale che possiate avere un metodo diverso per pulire il pavimento. L’importante è che alla fine il pavimento sia pulito. Prova a pensare alla stessa situazione all’inverso: quanto sarebbe irritante se lui pretendesse che tu facessi le cose a modo suo?
Punta sul suo narcisismo e gratificalo
Ti piacerebbe che lui facesse di più in casa? Ogni volta che fa un piccolo sforzo in più in casa vai con complimenti e apprezzamenti, o ricompensandolo con qualcosa che gli piace (un dolce, una serata infuocata…).
Così lui si sentirà più motivato e stimolato a dedicarsi a un’attività in cui è bravo, continuando a perfezionarsi.
Specifica le priorità delle faccende
La prassi è questa: tu gli chiedi di buttare via la spazzatura 1, 2, 3, persino 4 volte. Lui ti dice “sì”, ma poi, per disperazione, finisce sempre che vai tu a buttarla nel cassonetto. Come fare?
Ricordati di essere gentile nelle tue richieste, ma anche di specificare che quella tale faccenda va sbrigata subito, adesso, ora e non tra 2 ore o quando capita, prospettando che dopo farete magari qualcosa di piacevole insieme. Questa è la soluzione “con le buone”, ed è piuttosto efficace, ma se non funziona…
Mettilo di fronte alle conseguenze delle sue (mancate) azioni
Visto che gli uomini si vantano di essere individui razionali e dotati di spirito pratico, se lui è un recidivo e trascura di aiutarti nelle faccende domestiche, davanti alle conseguenze delle sue (mancate) azioni non fare nulla – ma proprio nulla! – perché possa scamparla.
Facciamo qualche esempio. Gli avevi chiesto se poteva andare lui a fare la spesa e non l’ha fatto? Fatti portare fuori a cena. Non si preoccupa mai del bucato? Prima o poi si troverà a non avere biancheria intima pulita… Insomma, trovandosi alle strette, imparerà a darsi da fare.
Per una volta, invece di essere iperattiva e occuparti tu di tutto o quasi, prova a non fare proprio niente di niente, e lascia che sia lui a sparacchiare e a lavare i piatti, mentre tu ti rilassi facendo una telefonata o guardando la televisione.
Una piccola vendetta per tutte le volte che è stato il contrario? Non esattamente. Si tratta di ribaltare le abitudini che per decenni sono vissute nelle case degli italiani, e di ribadire a noi stesse e agli uomini che non è un nostro dovere occuparci della casa: perché mai dovremmo avere meno tempo libero dei maschi, se si lavora entrambi? Meglio il caro vecchio fitfty-fifty, e ogni tanto coccolarsi un po’.
Rendi piacevole il momento delle pulizie
Per trasformarlo in un casalingo provetto bisogna puntare sul divertimento – sì, hai letto bene – rendendo il più possibile piacevoli le faccende domestiche. Basta ascoltare un po’ di musica, concedersi qualche passo di danza mentre si passa l’aspirapolvere – si, sentendosi un po’ come in un musical hollywoodiano – per rendere la cura della casa un’attività molto più allegra.
Soprattutto, ricordate e ricordategli che prima finite di pulire, prima potrete fare qualcosa che davvero vi diverte.