“Il Tantra dice che il nemico più subdolo dell’eccitazione è il respiro: se avere una respirazione corretta può essere un grandissimo alleato del piacere, un respiro corto e superficiale (che non sfrutta di diaframma) può inibire l’eccitazione, proprio come se schiacciassimo l’acceleratore al massimo, tenendo il freno a mano tirato”, spiega l’esperta.
“Per capire come respiriamo ed eventualmente correggerci con degli esercizi, bisogna per prima cosa fare una mappa del respiro con l’aiuto di alcuni esercizi.”
1 – “Usando un cronometro e respirando normalmente, contate quanti respiri fate in 1 minuto. Se i respiri sono tra 12 e 15, sono buoni, se sono al di sopra o al di sotto vuol dire che la respirazione è troppo rellentata o accelerata”.
2 – “Il secondo esercizio consiste nell’emettere un suono mentre si respira: inspirate ed emettete la lettera A. Mentre respirate, guardate il cronometro e memorizzate per quanto è durata l’emissione. Se è più di 20 secondi va bene, altrimenti, vuol dire che il vostro respiro è un po’ corto”.
3 – “Supina, gambe ben distese, una mano sullo sterno e una sull’addome, vicino all’ombelico. Respirate normalmente: qual è la mano che si muove di più? La modalità migliore è quella profonda, che muove la mano sul vostro addome, e indica che avete una respirazione diaframmatica“.