A di accarezzare

La carezza, proibita… Eh sì, perché alle donne piace e tanto, mentre gli uomini vanno un po’ per le spicce. Invece gli psicologi sono concordi: toccarsi è sensuale, terapeutico e afrodisiaco. Nelle sedute le coppie sono invitate ad accarezzarsi senza arrivare all’amplesso (a casa, ovviamente). In Kenya si ricorda dell’iniziativa del presidente Jomo Kenyatta: costruì capanne delle carezze, dove ragazzi e ragazze potevano recarsi, mangiare, baciarsi e, nudi dalla cintola in su, accarezzarsi a lungo.

B di bacio

Parente stretto delle carezze. Dal latino basium, letteralmente significa “appoggiarsi” e ha diverse collocazioni anatomiche. Alla francese: bacio profondo, con coinvolgimento della lingua. Bacio a succhio (o succhiotto): adolescenziale, lascia segni soprattutto sul collo. Bacio intimo: vedi fellatio e cunnilingus. Il bacio più lungo: a Tel Aviv, il 5 aprile 1999, dove una coppia si è baciata per 30 ore e 45 minuti.

C di calze

La nostra goduria! Dal latino calx, “tallone”. Le prime si videro addosso ad un uomo, re Enrico II d’Inghilterra il giorno del suo matrimonio con Caterina de’ Medici nel 1533. Ma le vere calze, quelle di nylon, nacquero nel 1937 negli Usa, papà Wallace Carothers. Il collant arriverà soltanto negli anni `50, e da noi quasi dieci anni dopo, con il ciclone Mary Quant e le sue minigonne.

D di dildo

Sembra il nomignolo di un giocattolo e in realtà è proprio un giocattolo… Ma che gioco! È la rappresentazione del pene in vari materiali: gomma, silicone, cristallo, addirittura in quarzo (rosa) e serve per la stimolazione femminile. Il più antico risale a 28mila anni fa e fu rinvenuto nelle caverne di Ulm in Germania. Il più strano? Quello usato dalla Dildo Art: prendono quadri e statue famose, piazzano un dildo nel contesto storico artistico e vedono che effetto che fa.

E di eonismo

Con questa voce viene indicata la passione per il travestitismo. Appassionate di questo gioco lo siamo un po’ tutte, ma i connotati erotici arrivano dal 18mo secolo, quando si scopri’ che un cavaliere vicino al re di Francia si travestiva da donna per spiare meglio i complotti di corte. Si chiamava Cavaliere d’Eos.

F di fast sex

Letteralmente sesso veloce, è quell’impulso irrefrenabile per cui si fa sesso anche con uno sconosciuto per diversi motivi: odore, aspetto, fascino, abbigliamento, altro. Nella storia si ricordano uomini come Mao Tse Tung o Mussolini, donne come Messalina o Madame de Pompadour. Oggi non serve diventare famose: il fast sex, o citus (in latino) è la classica sveltina che (dicono) faccia anche bene ogni tanto.

G di glutei

Sinonimo di natiche, o anche cuolo, sedere, deretano, posteriore, didietro, podice, astuto inferiore e gran turco (in una commedia di Moliere). Il maestro dell’eros italiano Tinto Brass ne ha scritto un elogio e ammette di fare i provini alle sue attrici guardando loro le natiche. E basta. Esiste anche la pigheologia (lettura delle natiche) e le mutande ass-brass che stringono e spingono in su. Yoko Ono ha girato un cortometraggio con 360 sederi che scorrono in 7 minuti.

H di harem

Come ci vedono loro e come vorrebbero la LORO vita: in un harem. Gli harem erano luoghi dove i sultani relegavano le loro numerose mogli per le loro numerose notti d’amore. Da noi è diventato simbolo di lussuria dopo la pubblicazione de Le Mille e una notte.

I di ideale

Secondo l’antropologo Donald Symons i parametri per scegliere un ideale d’uomo sarebbero solo tre: denti sani, occhi chiari e camminata dritta e spedita. Non è così per tutte. L’ideale di maschio è qualcosa di molto flessibile. Ma secondo altri studiosi ci piace il maschio alto, sano, con il volto regolare e con il dito medio più lungo degli altri. Il che vuol dire molto testosterone.

K di kamasutra

È il più noto trattato erotico del mondo, considerato sacro nella tradizione hindu perché scritto direttamente dagli dei. Composto a cavallo tra il III e il V secolo d.C, il Kamasutra descrive numerose posizioni spesso dal nome buffo come “il giogo”, “l’aratro” o “il congresso della mucca”. In appendice ci sono anche 27 modi con cui una prostituta può ottenere denaro dal cliente recalcitrante.

M di mordere

Sembra che alle donne piaccia molto, ma bisogna saperlo fare. Il morso erotico esiste in moltissime specie animali. Tralasciando le mantidi religiose che il partner se lo mangiano direttamente, le femmine che mordono sono tra i cavalli, le martore e le tigri. Sembra che la voglia delle donne di mordere, soprattutto durante il sesso, corrisponda al desiderio di essere riempite oralmente.

N di nudità

Il nostro off limit. Nude? Eh, bel banco di prova, sia negli spogliatoi solo femminili che in camera da letto con lui. Essere nudi è un atto di coraggio: i Picti, un antico popolo della Scozia, si piazzavano nudi di fronte all’avversario in battaglia, per spaventarlo. E funzionava. Il valore della nudità cambia a seconda del momento epocale. Oggi nude ci sentiamo spesso a disagio, perché non all’altezza di modelli femminili irraggiungibili.

O di Onanismo

Usato prevalentemente per indicare l’attività masturbatoria maschile, riguarda invece anche le donne. una volta era condannato e bloccato anche da interventi di asportazione della clitoride. Oggi è incoraggiato per trovare la strada che porta all’orgasmo. Il pericolo è diventare così brave e veloci che nessun lui potrà reggere il nostro “ritmo”.

P di peli

La nostra ossessione. Oggi è considerato sgradevole e sconveniente che le donne mostrino peli (sulle gambe, sotto le ascelle, sull’inguine), tanto che anche gli uomini, contagiati dalla mania, se li tolgono. C’è chi li infoltisce, invece: Tom Rosanelli, negli Usa, fa trapianti di pelo sul pube asportando piccole ciocche di capelli.

Q di qab

Un gemito femminile breve, intenso, modulato appena. Dicono sia tanto particolare da far eccitare qualsiasi uomo. L’inventrice del Qab si narra sia un’araba di nome Hubba, che divenne maestra di qab per le donne di Medina. La donna, vissuta nel primo secolo d.C., insegnava qab ma anche un’altra arte: quella di dondolare ritmicamente ventre e fianchi accompagnate dalla musica.

R di reggiseno

Lui, il nostro amico invisibile. Versione corretta, amplificata e accorciata del corsetto, fu creato nel 1914 da Mary Phelps Jacob e doveva schiacciare le forme. Poi arrivò la rivendicazione chiamata Playtex, e il resto è storia.

S di sodomia

A lui piace tanto…Noi siamo un po’ restie. Fino a pochi anni fa è stato condannato come atto contro natura. Non è che abbia avuto una completa riabilitazione, ma le coppie molto affiatate pare che lo facciano spesso. Ancora oggi, molti Paesi nel nostro globo condanna con reclusione, multe e sanzioni penali la sodomia e anche Erich Fromm e Sigmund Freud non ci andavano leggeri. Il tutto perché ritenuto molto animale e sinonimo di sopraffazione. In realtà basta essere rilassate, consenzienti e molto eccitate ed è bellissimo.

T di tabù

Dal polinesiano tabu o sapu, che vuol dire “proibito”. La sfera sessuale (nostra) è tra le più colpite dai tabù, ma non sono le stesse in tutte le società. In Nuova Guinea fino ai primi del `900 era proibito fare sesso in casa, tra gli hindi farlo vicino all’acqua, in Kenya prima di andare a caccia, in Cina mentre è in arrivo un’epidemia. Tra gli Zulu mai fare sesso dopo un brutto sogno e mai farlo dopo aver toccato un coccodrillo.

U di unghie

Altro feticcio del nostro corpo che piacciono tanto a lui. Oggi sono curate, tagliate, limate, arrotondate, dipinte, allungate. I graffi sulla schiena sono, per lui, una specie di cicatrice di guerra da cui si è usciti vincitori. In realtà le unghie hanno un simbolo di potere e di dominazione di cui le mistress (padrone) fanno smaccata esibizione sui siti web.

V di voyeurismo

Dal francese voyeur, cioè “che guarda”. Noi donne ne siamo poco toccate, o comunque scopriamo il nostro piacere nel guardare in alcune situazioni e non in tutte. Ci piace guardare le vetrine, per esempio, o le interminabili sfilate di moda. Il nostro voyeurismo erotico si manifesta nel suo massimo splendore durante alcuni jingle pubblicitari in cui George Clooney ci guarda dallo schermo della TV e ci dice What else?. Appunto…

Y di yoni

Nella tradizione hindu la yoni è l’organo sessuale femminile, che insieme al lingam (fallo) simboleggia l’unione sessuale divina. Lingam e yoni costituiscono la bipolarità fondamentale dell’universo (da qui il parallelo cinese con yin e yang). In una parola: tutto il mondo ruota intorno all’atto sessuale.

Z di zoccoli

Un po’ meno alla moda rispetto a qualche anno fa, oggi sono sostituiti dalle zeppe (sempre con la Z iniziano). Responsabili di cadute, storte e rumore anche molto sgradevole (o eccitante, a seconda dei gusti). Gli zoccoli hanno subito negli anni profonde trasformazioni: con le borchie, con il tacco corto, anatomici, con il tacco a spillo. Portati sulla spiaggia, sono (con i pareo) quell’oggetto che la donna, quando si alza dal lettino, non abbandona mai.