Chiara, sopravviverò alla fine della mia relazione con un uomo sposato? Sì, io donna libera ho avuto una storia di 4 anni con una persona che, fin da subito, mi ha detto che la sua famiglia sarebbe sempre venuta prima di me. E, forse per l’incoscienza che ti fa credere di essere l’amante – eccezione, non mi sono mai scoraggiata. Finché il mio essere “l’altra” ha cominciato a fare troppo rumore. «Fatti la tua vita» mi diceva lui «perché io ho la mia, amo mia moglie e per lei ci sarò sempre». La mia sofferenza è aumentata giorno dopo giorno e, quando ho realizzato che 6 ore insieme al mese non mi bastavano più, ho chiuso. Ora mi domando: ce la farò? Anonima
Essere l’amante fa male, risponde Chiara
CARA ANONIMA MIA, ti rispondo d’istinto e però con convinzione: sì, ce la farai. La strada su cui stai camminando ha la linea giusta. Molto spesso le situazioni sono chiare, eppure scegliamo di fidarci e affidarci alle nostre sensazioni più che alla loro voce. Ma se questa relazione, o qualsiasi altra, ti offre frustrazione, solitudine e trascuratezza invece di amore, presenza e compagnia dove, dentro di te, fa più freddo, ascolta il tuo corpo: lasciala andare. Vedila come l’occasione per affidarti al tuo, di desiderio, lasciala andare. Vedila come l occasione per affidarti piuttosto che confidare ostinatamente nella narrazione di quello degli altri. Forse un nuovo sguardo potrebbe regalarti un amore, o almeno una visione, che non accetti compromessi o sconti su quella che sei. Regalo al tuo coraggio questo verso-abbraccio di Chandra Livia Candiani: «Siamo nuvole, cambiamo vita di frequente/lì, sopra il disordine della realtà».