Il coniuge trattiene i figli a casa propria contro il volere dell'altro genitore in un caso di separazione o divorzio mancando l'accordo sull'affidamento dei figli, cosa bisogna fare per riavere i figli

Mi sto separando da mio marito, dopo vari tentativi per una separazione consensuale si sta procedendo con una giudiziale. Il problema è questo periodo che può durare mesi di 'limbo' in attesa delle decisioni del giudice. Mio marito trattiene i bambini di 5 e 3 anni con sé da 2 settimane e mi comunica che li tratterrà per un'altra settimana. Il tutto deciso unilateralmente. Ma possibile che nessuno possa far niente e che possa riavere i miei bambini a casa? Ho allertato i carabinieri ma sembra che senza una sentenza neanche loro possano far qualcosa. Sono angosciata, anche il mio avvocato mi conferma che non si può fare niente, la denuncia alle forze dell'ordine servirà come documentazione nella separazione ma non produrrà effetti immediati per riavere i bambini. E' proprio così?

Clara (nome di fantasia scelto dalla redazione)

IL MIO EX MARITO MI MINACCIA PER OBBLIGARMI A VEDERE LA CASA

 

Gentilissima Signora,

le confermo che in assenza di un provvedimento da parte dell’autorità giudiziaria, per il quale è necessario attendere la prima udienza di separazione, si registra una situazione di limbo nella quale a ciascuno dei genitori non può essere impedito di vedere o frequentare i minori. Ciò significa che nel caso in cui suo marito le impedirà di svolgere il suo ruolo di madre dovrà sì rivolgersi alle forze dell’ordine, ma con la consapevolezza che nessuno è in grado di poter trasportare i bambini da una casa all’altra senza una preventiva regolamentazione di un Giudice.