FAMIGLIA ALLARGATA PAURE BAMBINI – Quando la famiglia affronta un profondo mutamento, come nel caso di chi si separa e ricostruisce una nuova famiglia, magari con più figli che si ritrovano a condividere situazioni ed equilibri diversi dai precedenti, il disorientamento e le paure dei bambini, come dei genitori stessi, possono rappresentare un grande ostacolo.
Si tratta di cambiamenti radicali che passano attraverso la paura dell’abbandono, della mancanza di attenzioni adeguate, della rabbia per un qualcosa che più che essere stato scelto si è subito…E’ allora indispensabile da parte degli adulti reagire nel modo più adeguato anche di fronte a comportamenti accusatori, a chiusure o reazioni preoccupanti da parte dei figli, che inevitabilmente si troveranno a fare i conti con tutte le azioni e reazioni che ne conseguono.
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Fondamentali sono allora alcuni atteggiamenti comprensivi e accoglienti che facilitano il superamento di un disagio che può vivere uno o più figli di fronte al cambiamento.
L’empatia – ossia la capacità di mettersi nei panni altrui, cercando di immaginare quali reazioni, pensieri e sensazioni avrebbe lui o lei se fosse al posto del bambino o del ragazzo che gli sta di fronte: è l’aspetto prioritario che facilita la costruzione di un rapporto rispettoso ed intimo. Più si è capaci di empatia,dunque, migliori sono in generale i rapporti tra figli e genitori, o compagni dei genitori.
Abbattimento degli atteggiamenti difensivi – un adulto dovrebbe riuscire a non reagire in maniera difensiva quando un ragazzino lo mette alla prova (paragonandolo al genitore separato, criticandolo ecc.).
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Quando un bambino grida alla moglie di papà “non mi toccare!”, “vattene via!”, una donna che non sia sulla difensiva capisce quali timori si nascondono dietro a queste frasi: “Mi separerà dalla mamma?”, “se mi affeziono, anche lei un giorno mi lascerà?”
Chi non è sulla difensiva capisce senza contrattaccare. E’ giusto però far comprendere ai bambini che ci si deve rispettare a vicenda, anche se ognuno è libero di non essere d’accordo con il punto di vista dell’altro.
Aprirsi al cambiamento – La famiglia ricostituita è il risultato di una ristrutturazione del sistema familiare. Il cambiamento pone in discussione molti aspetti della vita quotidiana. Ci può essere una crisi, ma il problema non è la crisi in sé, che può essere salutare, bensì il modo in cui si risponde alle difficoltà. Se non si ha paura di cambiare il clima famigliare è più disteso.
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Sicurezza e consapevolezza di sè – Sapere di poter sbagliare è importante, come importante e’ avere fiducia di riuscire a far fronte ai problemi che si presentano. Coloro che pensano di non sbagliare mai sono poco plastici nei rapporti con gli altri e, pur di dimostrare che hanno sempre ragione, sono pronti a imbarcarsi in situazioni che inaspriscono i rapporti invece di risolverli, come le escalation competitive, in cui ognuno per vincere diventa via via sempre più provocatorio e ostile. Trasmettere questo ai figli che affrontano una crisi familiare è prioritario e costituisce un modello positivo da emulare.
Il tempo è poi un aspetto centrale che spesso viene sottovalutato. Alcune emozioni come la paura e la rabbia hanno bisogno di trovare spazio alla riflessione e ad una sana elaborazione, soprattutto se parliamo di bambini o adolescenti…questo tipo di situazioni necessita di un tempo che si accompagni ad una disponibilità all’ ascolto attivo, che permetta di dare un senso a ciò che sta accadendo, anche attraverso il semplice confronto rispettoso.
A volte serve quindi anche solo un po’ di pazienza e di comprensione che non lasci spazio all’ansia di risolvere o modificare un processo in corso, ancor prima che i tempi siano maturi .