Il 30 aprile esce al cinema l’atteso Valérie – Diario di una ninfomane, tratto dal libro omonimo che già fece scalpore. Impossibile che un film del genere non suscitasse clamori e polemiche: già da giorni si dibatte sulla decenza della locandina che dovrebbe accompagnarne l’uscita. E alla fine ha vinto la censura: vedere una mano che si infila nelle proprie mutandine è accettabile solo se utilizzata per la pubblicità della biancheria intima, ma non va bene se associata alla parola “ninfomane”. Quindi niente manifesto, almeno in Italia. E ora è in discussione se vietare il film ai minori di 14 o di 18 anni.
Intanto le due protagoniste principali della vicenda, Valérie Tasso, ex femminista e sessuologa francese popolare in Spagna e autrice del libro da cui il film è tratto, e Belen Fabra, l’attrice spagnola attrice che interpreta Valérie nel film, sono impegnate in una discussione del tipo: “la ninfomania è una malattia o solo un pregiudizio maschilista?”.
Uscirà invece il 22 maggio (in Italia) l’ultima fatica di Lars von Trier: Antichrist, che già dal nome lascia presagire le cupe religiose atmosfere del nord Europa in cui è ambientato. La scena clou che fa tanto parlare in questi giorni, specie dopo che il film è stato selezionato per partecipare al Festival di Cannes (13-24 maggio): su un’imponente quercia che sembra uscita da un quadro del pittore fiammingo Hieronymus Bosch si consuma il rapporto, ovvero sei minuti di sesso esplicito tra Charlotte Gainsbourg e Willem Dafoe. E mentre la coppia è coinvolta nel rapporto, il loro figlioletto muore cadendo da una finestra di casa. Nel film di Von Trier ci sarà tanto sesso, senso di colpa, immaginario religioso e anche l’idea, che il mondo sia opera dello stesso demonio.
Sesso spinto al cinema: meglio censurarlo o no? Ne parliamo nel forum