Il cinema è fatto per raccontare storie, a volte totalmente irrealizzabili, altre più legate alla realtà. I film romantici , poi, sono un genere a sé: anche chi li considera troppo smielati, alla fine, ammetterà di averne visto almeno uno nella sua vita.
Ecco perché abbiamo pensato di raccogliere alcune delle scene più romantiche che il grande schermo ci ha regalato: in fondo, l’aspetto più bello di certe pellicole sta proprio nella loro capacità di farci sognare a occhi aperti, di illuderci che qualcosa di buono e meraviglioso potrà accadere anche a noi.
Per ricordarti (e ricordarci) quanto sia bello fare follie per amore non ti resta che sfogliare la gallery!
È una scena incredibilmente romantica e triste allo stesso tempo. Mark è il migliore amico del marito di Juliet. Lei è sempre stata convinta che lui la odiasse, finché, la notte di Natale, non si presenta alla sua porta con una serie di cartelli in cui le dichiara il suo amore, «senza speranza né intenzioni», solo perché è Natale «e a Natale si dice la verità».
Vedere Heath Ledger nei panni dello sbruffone Patrick Verona che si trasforma in un duro dal cuore tenero ci fa sentire ancora ai tempi del liceo, quando speravamo tutte che il più bello della scuola ci facesse una dichiarazione così, cantando «Can’t Take My Eyes Off of You» accompagnato dalla banda, con tanto di balletto ridicolo.
La scena finale di «Casablanca» è uno dei momenti più memorabili della storia del cinema. Tutti conoscono la storia: Ingrid Bergman e Humphrey Bogart sono due innamorati che si rincontrano a Casablanca dopo essere stati separati per anni. Dov’è il problema? Che lei è sposata e vorrebbe scappare con lui. E proprio quando pensi che finalmente Rick e Ilsa possano avere finalmente il loro lieto fine, ecco che lui la lascia andare. Perché il suo amore per lei è più grande del suo egoismo.
Sarà scontato, sarà poco realistico, per non dire impossibile (se non altro perché davvero pochi uomini possono permettersi una limousine con autista), ma il momento in cui Richard Gere si presenta sotto casa di Julia Roberts, con musica a tutto volume, armato di rose rosse e pronto ad arrampicarsi per le scale antincendio nonostante le vertigini rimarrà uno dei più romantici della nostra vita. Di quelli che non ti stanchi mai di rivedere, anche alla cinquecentesima replica in televisione.
Basta riportare le esatte parole con cui Billy Crystal si dichiara a Meg Ryan per capire cosa renda «Harry ti presento Sally» un classico da romanticone: «Ci ho pensato tanto, e il risultato è che Ti amo. Ti amo quando hai freddo e fuori ci sono 30 gradi. Ti amo quando ci metti un’ora a ordinare un sandwich. Amo la ruga che ti viene qui quando mi guardi come se fossi pazzo. Mi piace che dopo una giornata passata con te sento ancora il tuo profumo sui miei golf, e sono felice che tu sia l’ultima persona con cui chiacchiero prima di addormentarmi la sera. E non è perché mi sento solo, e non è perché è la notte di capodanno. Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile»
«Il diario di Bridget Jones» è un po’ il manifesto di ogni donna sfortunata in amore. Bridget siamo tutte noi e la speranza che un Mark Darcy possa essere dietro l’angolo ci fa ben sperare per il futuro. Il momento migliore del film, come spesso succede, è il finale, in cui lui trova il diario di lei, pieno di insulti nei suoi confronti e va via. Bridget lo insegue, in mutande zebrate, canottiera e cardigan mentre fuori nevica, per scoprire che Mark in realtà è andato a comprarle un diario nuovo in cui poter scrivere altre pagine, diverse, della loro storia. Il bacio finale, con lui che la avvolge col suo cappotto, merita la lacrimuccia.
«Le pagine della nostra vita» contiene una serie di scene memorabili e tutte da far battere il cuore. Scegliere è difficile, ma di sicuro non potevamo non citare il momento in cui Noah e Allie rientrano dalla gita in barca e sotto la pioggia lui le confessa di averle scritto 365 lettere, una ogni giorno, per un anno intero, dopo la loro prima separazione. Il bacio appassionato che segue è il nostro preferito. Non da meno la dichiarazione che lui le fa due giorni più avanti, quando ammette di essere innamorato di lei e pronto ad affrontare tutte le litigate e le incomprensioni che verranno, pur di stare insieme e costruirsi un futuro.
Richard Gere è una garanzia. Dove c’è lui c’è un finale memorabile. In «Ufficiale Gentiluomo» l’attore interpreta ancora una volta il bel principe azzurro che porta via la principessa sul suo cavallo bianco. Nel film, però, lui è in uniforme, non ha il cavallo e la principessa (alias Debra Winger) è un’operaia. Mayo (aka Gere) irrompe nella fabbrica mentre lei lavora e incurante di tutto la prende in braccio e se la porta via, non prima di averla baciata con passione, sotto gli occhi adoranti delle colleghe e di tutte le spettatrici.
L’improbabile storia d’amore tra il povero Jack e l’aristocratica Rose raggiunge il suo apice sulla prua del Titanic, poche ore prima dello scontro con l’iceberg. I due si prendono per mano, si guardano negli occhi e si baciano. Di fronte a loro l’oceano e la luce del tramonto. Una scena che ha fatto storia e che è stata spesso banalizzata e resa oggetto di satira. Eppure rimane tra le più romantiche del cinema, ancora di più se si pensa a quanto sia stato breve quel momento di felicità.