Pare che gli uomini vogliano come moglie ideale una perfetta casalinga.
Lo rivela una ricerca svolta dall’agenzia per single Eliana Monti, secondo cui per il 37% degli uomini è fondamentale che una donna sappia cucinare bene. E fin qui la richiesta sembra tutto sommato lecita, visto lo storico legame tra piaceri della tavola e quelli della carne.
C’è poi un 24% che desidera una compagna che sappia stirare le temutissime camicie e un 21% una che sia in grado di pulire la casa alla perfezione. Saper fare il bucato è importante per il 12% e l’arte del cucito e del rammendo dei calzini bucati solo per il 6%. E inizio a chiedermi se si stia parlando di mogli o di collaboratrici domestiche.
Va anche detto che ci sono molti uomini – il 79%, secondo la ricerca – che si chiamano disponibili a collaborare alle faccende di casa e ad occuparsi direttamente dei pasti per tutta la famiglia, aiutando così le donne a eliminare le incrostazioni di vernice rosa da secoli appiccicate a scope, stracci e ferri da stiro. Davvero un lavoraccio.
Ma perché tutto questo fervore per la donna di casa? Eliana Monti spiega:”nell’immaginario maschile è ancora forte l’attrazione per la donna che sa accudire il focolare domestico. La donna di oggi può ancora conquistare un uomo prendendolo per la gola, grazie alle sue abilità culinarie.”
E io, che sono sempre stata affascinata dall’icona della casalinga anni ’50, allegra, pratica e decisamente maliziosa, resto perplessa perché la sensualità come caratteristica della moglie modello non viene menzionata. Si richiede la perfezione nelle faccende domestiche, non sensibilità, ironia, complicità o qualche altra dote indispensabile all’amore e alla vita di coppia.
Ho il vago sospetto che in qualche caso gli uomini continuino a volere una colf o meglio, la mamma. Solo, un po’ più giovane.