Se sei cresciuta con due genitori narcisisti è molto probabile che ti sia stato assegnato un ruolo in famiglia dal quale non sarà facile liberarsi. E fino a quando avrai una relazione con i tuoi, loro continueranno a trattarti come facevano da bambina.
In un articolo pubblicato sulla rivista “Medium”, la consulente genitoriale Nicole Dake individua le tre tipologie di bambino caratteristiche di una famiglia narcisista: il “bambino capro espiatorio” , il “bambino perduto” e il “bambino d’oro”. Nello stesso nucleo familiare potrebbero anche coesistere i tre ruoli, a seconda ovviamente del numero dei figli.
Il bambino capro espiatorio
Scrive la dottoressa Dake: “Da bambina non conoscevo queste etichette. Tuttavia, sapevo che mia sorella era la ‘bambina buona’ e io quella ‘cattiva’ della famiglia. Non importa quanto cercassi di compiacere i miei genitori, non c’era niente che potessi fare per evitare di essere individuata come tale”.
“Il ruolo del capro espiatorio – continua – è proseguito anche in età adulta. Non importa quanto successo avessi, non c’era nulla che potessi fare che fosse ‘abbastanza buono’ per mia madre narcisista. Non riuscivo ad accontentarla ed è stato piuttosto doloroso avere una relazione con un genitore che non mi accettava per com’ero“.
Il bambino d’oro
Non che essere il “bambino d’oro” di genitori narcisisti sia tutto rose e fiori. Non contano in questo caso lodi, privilegi e sostegno finanziario.
Secondo le figlie di madri narcisiste “il bambino d’oro può finire per ‘fagocitato’ dalla madre narcisista, crescendo senza confini e senza un’adeguata identità personale. È probabile che resti per sempre o per molto tempo come una marionetta nelle mani della madre narcisista, e se mai riuscisse a liberarsi, quel processo sarebbe infinitamente doloroso”.
“Questo è esattamente quello che si è verificato per mia sorella – spiega Dake -, la figlia d’oro della nostra famiglia. Da adulta ha continuato ad avere un rapporto di costante e stretta dipendenza da nostra madre. E ciò pur avendo una famiglia tutta sua. Per anni, avrebbe cenato con nostra madre ogni sera e le avrebbe chiesto di fare da babysitter a sua figlia ogni giorno. Hanno vissuto insieme per anni…”.
Il bambino perduto
Nelle famiglie con più figli può esserci anche il figlio smarrito, il cosiddetto “bambino perduto“. Quest’ultimo riceverà meno attenzione del capro espiatorio o di quello d’oro, e spesso dovrà badare a se stesso sentendosi come se stesse crescendo da solo. In alcuni casi, potrebbe sentirsi invisibile e inascoltato, imparando così ad essere molto indipendente ma anche ad avere una bassa autostima.
Genitori narcisisti e dinamiche familiari
Si potrebbe pensare al capro espiatorio come “ruolo” peggiore in una famiglia, ma è proprio quest’ultimo che grazie alla sua forza riuscirà per primo a staccarsi, affermando se stesso e i propri bisogni. Spezzerà in questo modo il ciclo tossico dell’abuso narcisistico impedendo che venga trasmesso a sua volta ai propri figli.
Scrive la psicoterapeuta Amanda Robins: “Mentre il bambino d’oro si aggira intorno al focolare narcisistico, incapace di esercitare anche un’identità pratica, il capro espiatorio normalmente fuggirà presto dalla casa familiare per esercitare la propria indipendenza. Sebbene manterranno ferite profonde dalla genitorialità tossica che hanno ricevuto, i capri espiatori sono normalmente in grado di riconoscere che la loro educazione è stata sbagliata e che hanno bisogno di aiuto”.
Se il capro espiatorio riconosce il modello familiare malsano ed è in grado di liberarsene, il bambino d’oro può invece rimanere intrappolato da genitori narcisisti per tutta la vita. Non si rende conto che non è così che funzionano le relazioni normali e sane, ottiene qualche beneficio dal rapporto con il genitore narcisista e vi rimane attaccato.
Cosa succede quando ci si allontana dai genitori narcisisti?
Quando si lascia la famiglia in età adulta, spesso si verifica anche l’allontanamento dei fratelli. Capita spesso in una famiglia narcisista. Poiché ogni bambino ha un ruolo da svolgere all’interno della famiglia, ognuno di loro avrà rapporti molto diversi con i propri genitori. Ciò può portare anche a relazioni tumultuose tra i fratelli.
Trovare la “cura”
Indipendentemente da quale tipologia di bambino fossi, se sei stata cresciuta da un narcisista, potresti sviluppare tutta una serie di problemi in età adulta: ansia, depressione o disturbo da stress post-traumatico. Per questo è importante “guarire”, magari facendosi aiutare da un esperto terapista. È importante apprendere e sviluppare abilità relazionali che si applicano non solo alla famiglia ma anche alle relazioni sentimentali, alle amicizie e ai rapporti di lavoro. Molti adulti provenienti da una famiglia di narcisisti hanno infatti difficoltà a esprimere i propri sentimenti perché abituati a reprimerli da bambini. E poiché i sentimenti sono gli elementi costitutivi delle relazioni, non essere in grado di elaborarli e comunicarli agli altri può portare a relazioni problematiche anche in età adulta.