Diceva G.B. Shaw:
Ci sono due disgrazie nella vita,
la prima è desiderare ardentemente qualcosa,
la seconda è ottenerla.
Questo divertente paradosso mi è tornato alla mente quando Lucia è arrivata nel mio studio, ansiosa e spaventata. È stata trasferita per lavoro nella città in cui vive il suo fidanzato, e questo vuol dire che finalmente smetteranno di attraversare a turno l’Italia ogni fine settimana per vedersi. Adesso potranno stare insieme e col tempo cominceranno a pensare al matrimonio. Allora perché è atterrita quando pensa di stare sempre con lui, se fino a qualche giorno prima le pareva di non desiderare altro? Eppure il suo amore sembrava invincibile. Ma l’amore non c’entra. Il problema è semmai un improvviso cambiamento. È un classico: si vive una bella storia che rende felici, ma proprio quando il rapporto sembra pronto per un salto di qualità (dal fidanzamento alla convivenza, dalla coppia alla famiglia) uno dei due va nel panico.
Quello che tutti facciamo fatica ad accettare è l’idea che si possa essere innamorati e anche spaventati. È normale aver paura di un grande cambiamento, anche quando si è convinti che l’altro sia la persona giusta. L’importante è fermarsi un attimo, fare un bel respiro e, soprattutto, non drammatizzare, perché questa è una trappola che rischia di mettere in gioco l’intero equilibrio della coppia. Bisogna tener presente che spesso dietro a queste inconsce “esagerazioni” c’è solo un po’ di insicurezza. Lucia, per esempio, ha paura, come molte persone, di passare dai sospiri romantici della lontananza ai mille doveri della convivenza. Lamentarsi per l’assenza dell’altro era una cortina fumogena dietro alla quale poteva nascondere meglio la sua paura di crescere.