Il coniuge che si è visto assegnare la casa familiare nella separazione deve pagare l'Imu. In linea di principio infatti il pagamento dell'Imu sulla casa ricade sul coniuge, marito o moglie, che risieda effettivamente nell'immobile della casa coniugale dopo la separazione o il divorzio

Con l'Imu sono cambiate molte cose, compreso chi deve pagare questa nuova tassa sul bene immobiliare in caso di separazione e divorzio. Se prima con la vecchia Ici si faceva carico delle spese colui che risultava legalmente proprietario del bene, adesso l'imposta ricade su chi la casa la abita realmente ma magari non ne é il titolare

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Sarà quindi il coniuge assegnatario della casa familiare a doversi far carico di questa spesa e non più il titolare. Ciò significa in poche parole che anche se non siamo proprietarie dell'appartamento o della casa in cui viviamo, dovremo comunque pensare a pagare l'Imu per questa abitazione per tutto il tempo in cui ci vivremo, con o senza figli.

Cosa cambia invece per quel che riguarda le agevolazioni? Visto che dell'Imu si fa carico il genitore assegnatario, sarà quest'ultimo a poter godere delle facilitazioni previste se si hanno figli sotto i 26 anni, corrispondenti a 50 euro per ogni figlio convivente. Ciò anche se il coniuge assegnatario non risulti formalmente come genitore affidatario.

Nessun cambiamento invece dal punto di vista delle coppie di fatto. La legge ancora non ha previsto soluzioni in tal senso e quindi l'Imu dovrà essere versata da colui che possiede il bene anche se non vi risiede.