A cura di Liù
All’asilo mio figlio non ha nessun compagno figlio di genitori separati. Scherzando con un’amica dicevamo che è tropo presto: siamo ancora nella fase “faccio un secondo figlio” e infatti da qualche settimana è tutto un fiorire di pancioni e fratellini in arrivo. Le cose cambieranno alle elementari: un’amica che ha il figlio di 9 anni dice che metà della classe ha i genitori separati.
LA NOSTALGIA DEL MARITO DOPO IL DIVORZIO
Perché dico questo? Perché oggi le maestre e le altre mamme guardano mio figlio pensando che “poverino, chissà quanto soffre”, mentre probabilmente tra qualche anno nessuno farà più caso alla sua situazione familiare (che probabilmente sarà ancora più ingarbugliata). All’inizio mi sentivo a disagio quando lo andavo a prendere a casa di qualche amichetto: io arrivavo e trovavo una famigliola tradizionale, il papà appena tornato dal lavoro, la mamma che faceva fare i compiti alla sorella e i due bimbi che giocavano in camera.
E mi sono sempre chiesta se non fosse un po’ triste per lui dover tornare nella nostra casa, nella quale viviamo solo noi due. Forse troppo silenziosa. Questo dubbio non mi ha lasciato ancora oggi. E anche se lui si sente perfettamente a suo agio a casa sua, con le nostre abitudini e i nostri silenzi (non siamo nemmeno di quelli che accendono la televisione appena entrati in casa giusto per fare un po’ di compagnia) non smetto di domandarmi in che modo verrà influenzato da questo tipo di infanzia.