Quando si tratta di rispondere all’invito al cinema di un amico o a quello a un aperitivo da parte di un collega un messaggio WhatsApp va più che bene. Le cose cambiano decisamente quando ti trovi di fronte a un invito formale. In questo caso, non puoi certo fare scivoloni. Niente paura: in tuo soccorso viene il galateo. Ci sono, infatti, una serie di regole di bon ton che regolano anche questa circostanza.

Non importa quale sarà la tua risposta: in ogni caso, è importante che tu ti attenga ad alcune linee guida generali. Se, però, intendi rifiutare l’invito devi procedere con una cautela ancora maggiore, per evitare di scatenare spiacevoli conseguenze. Ecco alcune dritte utili.

È sempre meglio rispondere

La prima cosa che potresti chiederti di fronte a un invito formale è se sia davvero necessario che tu risponda. In linea di massima, sì: educazione vuole che a una domanda si fornisca sempre una replica.

La risposta è necessaria a maggior ragione se l’invito si chiude con la formula R.S.V.P, acronimo per il francese “Répondez s’il vous plaît”. La corrispettiva formula italiana? “È gradita gentile conferma”. Viene usata soprattutto quando è necessario conoscere in anticipo il numero degli ospiti per potersi organizzare: in questo caso, dunque, non rispondere sarebbe proprio da cafoni.

Potresti esimerti dal replicare solo nel caso di inviti impersonali mandati in massa a un gran numero di persone, per esempio per l’inaugurazione di un edificio per cui è prevista la partecipazione di tutta la comunità locale.

I biglietti stampati sono concessi solo in alcuni casi

Ma qual è la primissima regola da seguire quando si tratta di rispondere a un invito formale? Analizzare bene la “missiva” ricevuta. Infatti, la risposta dovrebbe imitarne il più possibile la forma, lo stile e soprattutto la modalità.

Per esempio, se l’invito è scritto a mano su un biglietto raffinato e con una calligrafia curata, sarebbe bene che tu rispondessi utilizzando un cartoncino simile e magari una penna che ti aiuti a scrivere in maniera elegante. E se invece è stampato? In questo caso, sentiti pure libera di ricorrere alla stampante, scegliendo però un carattere e un foglio simili a quelli originali.

Se pensi che le email siano vietate, devi aggiornarti: oggi, infatti, sono concessi pure gli inviti digitali. Forse sono meno di classe rispetto a quelli scritti, ma sono decisamente più pratici e moderni: per questo, il galateo non li vieta. Per esempio, sono stati sdoganati per gli eventi che riguardano la sfera lavorativa.

Come si risponde correttamente a un invito formale?

A volte si può rispondere a voce

Se l’invito non è recente, ma è stato recapitato già da qualche giorno potresti anche fare uno strappo alla regola. In queste situazioni, il galateo non vieta di rispondere a voce, nemmeno nel caso in cui il mittente abbia spedito una lettera o inviato una email.

Seguendo la via tradizionale, infatti, rischieresti di rallentare i tempi e magari di mettere in difficoltà la persona che ti ha invitato con un sì arrivato troppo a ridosso dell’evento, come un matrimonio. Per non creare spiacevoli inconvenienti, dunque, puoi fare una telefonata o anche una visita di persona, a patto però di annunciarla prima.

Naturalmente, puoi rispondere a voce anche nel caso in cui l’invito formale ti sia stato fatto proprio a voce. Un “la ringrazio molto per l’invito, accetto con grande piacere” oppure “sarei onorata di poter partecipare” vanno più che bene.

Quali parole utilizzare

Per quanto riguarda le parole da utilizzare, prima di qualsiasi decisione devi tenere in considerazione tre elementi: il tono e lo stile dell’invito, il rapporto che ti lega al mittente e il tipo di evento a cui sei stata invitata.

Hai ricevuto un biglietto stampato per una cena istituzionale? Non avere dubbi: in questo caso, il galateo vuole che tu risponda utilizzando la terza persona e dando del lei. Non è una cattiva idea nemmeno usare certe espressioni ingessate come “sarei ben felice di prendere parte alla cerimonia”, “per me sarebbe un onore poter essere presente all’evento”, “distinti saluti”, “saluto cordialmente”.

Se, invece, il biglietto è stato inviato da un tuo collega ed è sì formale ma non eccessivamente impostato puoi rispondere in maniera più diretta e meno “rigida”, dando del tu e impiegando un linguaggio maggiormente colloquiale.

Potresti rispondere anche con un semplice biglietto da visita, scrivendo a mano, dopo il nome: “ringrazia, felicissima”.

Come declinare

Se a causa di impegni precedenti o di altre ragioni non puoi accettare l’invito formale che hai ricevuto, devi prestare massima attenzione alla tua risposta. Infatti, anche una sola parola sbagliata o fuori luogo potrebbe causare spiacevoli incidenti diplomatici.

Per andare sul sicuro, utilizza formule simili a quelle indicate per accettare l’invito: devi solo aggiungere una nota finale. Una frase come “la ringrazio per la proposta; per me sarebbe un onore partecipare, ma purtroppo mi vedo costretta a declinare l’invito a causa di un impedimento” è perfetta.

Anche in questo caso, cerca di imitare modalità e stile dell’invito per il tuo no. E se vuoi disdire un appuntamento già fissato o rimandarlo? L’ideale in questo caso è scegliere il mezzo più veloce: telefono o email.