L’amore è eterno finché dura e stando all’ultima ricerca dell‘Istat, Istituto Nazionale di Statistica, questa eternità non supera in media i 15, tanto (o poco, verrebbe da dire) durano oggi i matrimoni in Italia. I dati fanno riferimento al 2011 e ci restituiscono l’immagine di un paese in cui il matrimonio si sta trasformando in una fase passeggera della vita che si conclude in poco più di un decennio.
Nel 2011 le separazioni sono state 88.797 e i divorzi 53,806; le separazioni sono il leggera crescita (+0,7%) mentre i divorzi sono in calo (-0,7%). Un dato che non stupisce molto, visti costi assai elevati del divorzio. Gli uomini che si separano hanno in media 46 anni mentre noi donne ci separiamo verso i 43 anni.
Non deve stupire se l‘età dei coniugi coinvolti in un processo di separazione è aumentata, poiché in Italia ci si sposa sempre più tardi anche la soglia d’età del divorzio si è spostata più avanti. Di queste separazioni la maggior parte segue l’iter consensuale, il valore si aggira intorno all’84% per le separazioni e intorno al 69% per i divorzi.
E’ al sud che si litiga di più e si opta più spesso per la separazione giudiziale. Per quel che riguarda le coppie con figli nel 90,3% dei casi è stato deciso l‘affido condiviso che, come rileva l’Istat nel suo report, è “la modalità ampiamente prevalente dopo l’introduzione della Legge 54/2006”. Altro dato rilevato dall’Istat è l’aumento delle separazioni anche nel caso di coppie miste, sebbene questo fenomeno sia ancora molto ridotto.
L’istituto del matrimonio non gode insomma di buona salute e fra le varie osservazioni l’Istat riporta che sono sempre più i matrimoni che si concludono nel giro di pochi anni, questo sì è un dato che fa riflettere